07 Ottobre 2021
"Io non farò né alleanze né apparentamenti. Ma faremo un'opposizione costruttiva. Penso sia giusto andare a votare al ballottaggio a Roma e come tale sicuramente non voterò Michetti, ma voterò Gualtieri, perché mi corrisponde di più". Lo dichiara Carlo Calenda, ospite al programma di Lili Gruber Otto e mezzo in onda su La7, mentre precisa anche che la sua "non è un'indicazione di voto urbi et orbi".
"Voglio essere chiaro - continua il leader di Azione - questa è la scelta di Carlo Calenda, che non mette in discussione i tanti dubbi che ho sulla classe dirigente e sul programma di Gualtieri". E poi attacca il candidato sindaco di centrodestra: "Enrico Michetti non ha uno straccio di programma, uno straccio di classe dirigente. La stragrande maggioranza dei miei voti venivano da sinistra o non collocati. E avendoli presi con una lista civica, voglio essere chiaro", ribadisce.
"Trovo estremamente sbagliato bollare la destra come neofascista, è un modo per radicalizzarla: Michetti è stato votato da tantissime persone, il suo problema non è che sia neofascista, penso sia democristiano, ma il problema di Michetti è che è totalmente incapace. Quindi il punto su cui battere Michetti è che non c'è un programma per Roma. Quello di Gualtieri invece d'altra parte - conclude infine il leader di Azione da Lili Gruber - è troppo conservatore".
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