Inchiesta Fratelli d'Italia, Meloni: "Polpetta avvelenata prima del voto"
La leader del partito: "Continuo a chiedere le oltre 100 ore di girato per capire come si comportano i miei dirigenti"
L'inchiesta condotta da Fanpage che vede al centro della bufera Fratelli d'Italia è "una polpetta avvelenata a pochi giorni dal voto amministrativo" e a sostenerlo è la leader del partito Giorgia Meloni. "Tre anni di giornalista infiltrato - attacca la politica - per mandare in onda 10 minuti di video nell'ultimo giorno di campagna elettorale e sulle pagine dei giornali nel giorno del silenzio. In uno Stato di diritto - aggiunge - non sarebbe mai accaduto".
Inchiesta Fratelli d'Italia, Rampelli: "Montaggi deformano la realtà"
E ancora: "Continuo a chiedere al direttore di Fanpage le oltre 100 ore di girato per capire come si comportano i miei dirigenti", prosegue la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, ribadendo così, ancora una volta, la sua volontà di entrare in possesso del video intero. Video che, secondo Fabio Rampelli, deputato di Fdi e vicepresidente della Camera, potrebbe essere in qualche modo stato modificato. "Avvieremo le procedure per valutare quello che accaduto", comunica Rampelli intervistato da La Repubblica, ma - aggiunge - "non possiamo agire come i tribuni del popolo. Giorgia Meloni ha chiesto di vedere tutto il filmato. Non sarebbe la prima volta che una serie di montaggi un po' tendenziosi deformano la realtà".
Il deputato commenta poi l'autospensione di Carlo Fidanza da Fratelli d'Italia, definendola "è un atto dovuto che penso gli faccia onore. "È chiaro - precisa - che se dovesse esser confermato quel che abbiamo visto a 'Piazzapulita' agiremo. Noi non abbiamo mai avuto a che fare con nazisti, razzisti, li abbiamo sempre cacciati a pedate. Conosco Fidanza e sono trasecolato. È un ragazzo che non ha mai avuto derive di questo tipo".
"È come un messaggio su WhatsApp", commenta il vicepresidente della Camera. Se vedi solo un 'vaffa' e non quello che c'è stato prima o dopo non capisci che magari era uno scherzo. Non riusciamo a diventare un Paese normale, è più forte di noi". Esattamente come sostenuto da Giorgia Meloni, anche per Rampelli potrebbero esserci diverse "polpette avvelenate". "Penso non sia giusto tirarle fuori così, a pochi giorni dal voto".
Potrebbe dunque trattarsi di un complotto pensato apposta per screditare il partito della Meloni? "Il sospetto è legittimo", ribatte Rampelli a La Repubblica. "Se quello che viene evocato dovesse essere confermato dalla visione delle cento ore di girato mi pare evidente ci sia incompatibilità. Ma a due giorni dal voto è difficile dimostrarlo. Credo ci sia un desiderio di fermare una crescita di Fdi scritta nelle stelle. C'è un desiderio di centrodestra e Meloni è ritenuta leader affidabile".
"C'è un grande desiderio da parte nostra di scrollarci di dosso pagine sanguinose della prima e della seconda guerra mondiale. Vogliamo creare un perimetro dove gli italiani si possano riconoscere e invece pare che qui ci si voglia mettere sempre l'un contro l'altro armati. Accade solo da noi o in qualche Paese africano devastato da guerre tribali", conclude infine il deputato di Fdi.