Elezioni Torino 2021, Mattei: "Mi hanno dato del fascista perché ero in piazza con i No-Vax, categoria inventata"

"Abbiamo dei sondaggi che ci danno fortissimi e dei sondaggi che ci danno allo 0,3, a chi dai credibilità?", Ugo Mattei, docente di diritto e ora candidato sindaco a Torino con la lista 'Futura per i beni comuni', in esclusiva per Il Giornale d'Italia

Ugo Mattei, docente di diritto, è il candidato sindaco della lista Futura per i beni comuni di Torino. In attesa di sapere i risultati degli spogli elettorali di domenica 3 e lunedì 4 ottobre ha rilasciato in esclusiva per Il Giornale d'Italia alcune dichiarazioni sulla campagna elettorale e sull'ostilità che fin dall'inizio si è visto rivolgere a causa della sua visione "fuori dal sistema": "Mi hanno dato del fascista perché ero in piazza con i No-Vax. Perché sono andato a parlare di costituzione con i No-Vax (che poi questa categoria se la sono inventati), manifestando il dissenso fin da febbraio. Bisognava dire che quella piazza era fascista e quindi io ero fascista". 

Professore, come è iniziata l'esperienza di campagna elettorale a Torino?

"A Torino abbiamo fatto un’esperienza straordinaria. Siamo partiti a gennaio avendo visto che i candidati dei principali partiti erano scelti sulla base del fatto di non essere persone libere, e quindi di essere sostanzialmente dei burattini nelle mani di un sistema che comanda in questa città. Ho pensato di provare a dare una via alternativa. Mi sarei aspettato un'accoglienza decente, essendo io una persona dotata di normali competenze, vengo anche da una lunga esperienza amministrativa, insomma, non è che sono un pagliaccio, vengo anche da una lunga esperienza politica. Invece sono stato immediatamente massacrato e attaccato dai media, soprattutto quelli della Fiat, che hanno sostanzialmente fatto finta che io non esistessi".

Ma in realtà esistete... 

"Esistiamo eccome, e se ne accorgeranno il giorno dopo le elezioni, perché sul territorio invece siamo stati da mesi, abbiamo parlato con le persone, nonostante ci abbiano oscurati completamente. Però noi esistiamo e non credo che la gente non ci voti adesso come voto utile perché si sono resi conto che il nostro è un voto alternativo forte.

Quale risultato si aspetta da queste elezioni?

"Staremo a vedere. Io non so quale sarà il risultato elettorale, quale che sia ne sono contento, perché il lavoro che abbiamo fatto sui territori per far crescere le persone è stato incredibile. Io ho fatto due volte alla settimana lezione in università dando loro qualche rudimento di amministrazione e di pensiero critico. Insomma abbiamo fatto un lavoro veramente bello. Si è creato un gruppo molto carino, una vera comunità di persona che sono sul territorio a parlare con la gente e se riusciamo a fare un risultato importante questa deve diventare un’esperienza nazionale. Per il metodo, più che per il merito. Cioè, per superare questa idea ormai deleteria al crepuscolo del costituzionalismo liberale. Ho fatto lezione nel cortile del Campus Luigi Einaudi questa mattina a proposito del costituzionalismo liberale: la contrapposizione tra centrodestra-centrosinistra in questi rapporti di forza non ha più nessun senso. Ci si divide su questioni totalmente irrilevanti dal punto di vista dei rapporti materiali. Si litiga sui diritti dei gay, si litiga sulla mascherina o non mascherina, sul vaccino o non il vaccino. Quelle che sono invece le grandi questioni strutturali prevedono un blocco di potere borghese che è esattamente lo stesso ed è un’oligarchia di potere, sotto la quale ci sta la popolazione. Popolazione che è maggioritaria, ma viene tenuta divisa con ogni tipo di strategia e manca un'ideologia capace di esprimere questo. Quello che dico io è che i beni comuni sono questa ideologia. Io ho scritto un libro, ormai nel 2013, “Il comunismo e i suoi nemici”, in cui queste cose le ho articolate anche dal punto di vista teorico. Sono tanti anni di studio, si tratta di metterli in pratica. Ovviamente fa molto paura, perché se tu hai una visione di lungo periodo e metti in piedi una prassi davvero contro-egemonica rispetto alle prassi attuali dai un sacco fastidio. Quindi mi aspettavo questo trattamento.

Contro di lei sono state dette un sacco di falsità.

Io sono stato denigrato orrendamente. Hanno anche detto che sono fascista. Ma io sono figlio di partigiani. Teresa Mattei era costituente comunista. Mio zio Gianfranco è stato torturato tre giorni dai nazisti ed è medaglia d’oro, si è suicidato per non tradire i compagni. Io sono stato nel consiglio di amministrazione de Il Manifesto per anni, ho fatto le lotte ai cancelli della Fiat Mirafiori, ti pare che diano del fascista a me? Eppure sono riusciti a dirlo. Mi hanno chiamato così perché ero in piazza con i No-Vax. Perché sono andato a parlare di costituzione con i No-Vax (che poi questa categoria se la sono inventati), manifestando il dissenso fin da febbraio. Bisognava dire che quella piazza era fascista e quindi io ero fascista. Una cosa così è talmente assurda e paradossale che alla fine sono contento di non essere più sui giornali e vediamo se c’è una reazione di popolo perché questi giornali qui andrebbero espropriati". 

Come vi sembrano i dati che emergono dai sondaggi?

"Abbiamo dei sondaggi che ci danno fortissimi e dei sondaggi che ci danno allo 0,3, a chi dai credibilità? La risposta per le strade a me sembra abbastanza straordinaria. Per essere che non esistevo politicamente per il grande popolo. Certo avevo fatto il referendum sull’acqua e queste cose, ma non sono mai stato una figura politica o una figura pubblica più di tanto. Mi hanno invitato a tutte le trasmissioni televisive in questo periodo e hanno sempre cancellato l’invito due giorni prima il mio invito".