21 Settembre 2021
Fonte: lapresse.it
"Oggi il candidato della destra spara e zero e lo fa contro tanti milanesi, definendoli dei 'pistola'" solo perché sostengono Beppe Sala. "Parole gravissime che, purtroppo, riflettono in pieno il suo stile, quello di un uomo che sin dall'inizio ha abbandonato i toni e modi istituzionali, per adottare la retorica vuota della peggior destra. Quella di chi non ha programmi né idee e l'unica cosa capace di fare è insultare gli altri". Queste le parole, della segretaria metropolitana del Pd Milano Silvia Roggiani commentando una lettera del candidato Luca Bernardo al quotidiano La Verità, in cui definisce "pistola" gli elettori del sindaco Beppe Sala.
Per la verità, in politica si sente sempre ben di peggio che "pistola", e per questo forse la 'verginale' indignazione del Pd appare un filo esagerata. "Bernardo si vergogni e chieda scusa a Milano, una città di cui sta dimostrando ampiamente di non essere degno", insiste la segreteria del Pd. Anche il Sindaco uscente Beppe Sala è parso indignato per le "parolacce" di Bernardo. "Oggi il dottor Bernardo invia una lettera a un quotidiano e testualmente dà dei 'pistola' a quelli che voteranno per me", dice. "Finché insulta me lasciamo anche andare ma insultare centinaia e migliaia di milanesi che hanno votato per me, e che io mi auguro voteranno per me, questo non ci sta".
"Siamo a Milano, siamo in una grande città, dove il senso democratico non si è smarrito mai - conclude Sala -. Dottor Bernardo, io capisco che la campagna elettorale non sta andando come nelle sue aspettative ma a questi livelli di volgarità non si può scendere. Con questo la chiudo e torno a fare il mio lavoro da sindaco che ho tanto da fare".
"Mi hai dato del volgare perché ho usato il termine 'pistola'", si difende intanto Luca Bernardo. "Volgare vuol dire volgo, popolare. Ebbene sì, io sono un uomo del popolo, quel popolo che tu non hai mai visto e con cui tu non ti sei mai confrontato". E ancora: "Caro sindaco uscente, mi sembri un po' nervosetto, mi sembri un po' agitato. Ma non sarà forse perché immaginavi di vincere le elezioni, dimenticandoti che in democrazia scelgono i cittadini? I cittadini milanesi sceglieranno chi sarà la loro guida".
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