20 Giugno 2021
Fonte: lapresse.it
Nella serata di domenica 20 maggio, subito dopo la partita tra Italia e Galles, andrà in scena la cena tra il fondatore e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e il segretario della Lega Matteo Salvini per discutere sul futuro del centrodestra. I due leader hanno confermato la cena nel pomeriggio della stessa domenica, dopo che il Cavaliere aveva rilasciato qualche dichiarazione, appunto, sul futuro della coalizione. Salvini ha ascoltato con grande attenzione le parole del Cav, le quali a loro volta avevano fatto seguito all'appello che il leader della Lega aveva rivolto agli alleati nel comizio del giorno prima, sabato 19 giugno, a Roma.
Tanti i piatti - pardon, gli argomenti - in tavola. Se infatti sui piatti che gusteranno si è saputo poco (Berlusconi dovrebbe optare per una cena leggera, dato il suo stato di salute, che dovrebbe essere a base di pesce), sugli argomenti principali non ci sono dubbi. L'elefante nella stanza sarà infatti il futuro del centrodestra. Il Cav e il capo del Carroccio non hanno invitato Giorgia Meloni. Ma, da quanto risulta, non avevano intenzione di escluderla da nessun progetto. Semplicemente, dato che la leader di Fratelli d'Italia, a differenza loro, è fuori dal Governo, non l'avrebbero invitata unicamente perché la discussione verterà soprattutto sulle mosse di Forza Italia e Lega all'interno del Governo targato Mario Draghi.
Sia Matteo Salvini che Silvio Berlusconi, infatti, hanno idee ben precise sulle prossime azioni che dovrebbe fare il Governo. Innanzitutto meno restrizioni, per fare ripartire l'economia. Via le mascherine, immigrazione controllata e infine, ma non per importanza, no a nuove tasse. Sia il capo del Carroccio sia il Cav, a questo proposito, hanno aspramente attaccato la proposta di Enrico Letta di istituire una tassa di successione. Bisogna "togliere le tasse", ha detto Salvini, "non metterle di nuove".
Infine, giusto il tempo per il dolce, parleranno di quello che è, nei fatti, la questione principale delle ultime settimane. Si tratta, naturalmente, della possibilità di istituire una federazione di Centrodestra. Berlusconi, in realtà, vorrebbe ancora di più. Vorrebbe proprio l'istituzione di un partito unico di centrodestra, suo vecchio pallino già quando era premier. Lo scopo è sempre lo stesso: unire le forze ed evitare una sanguinosa dispersione dei voti (come spesso capita alla Sinistra). Se la prima ipotesi ha catturato, se non ancora il favore di Salvini, quantomeno la sua attenzione, la seconda per ora viene respinta. Di fatto, Salvini, con il suo 20 e passa per cento di voti (almeno stando ai sondaggi), ha meno da guadagnare, rispetto a Berlusconi (fermo al 6%), da una sua entrata in un supposto partito unico.
La proposta del partito unico è stata infine respinta anche da Giorgia Meloni, la quale, però, pare, non disdegni del tutto la possibilità di una federazione. Staremo a vedere. Difficilmente tutte le questioni (rimane ancora il nodo del candidato Sindaco di Milano) saranno risolte con una cena. Ma non si può mai sapere. A tavola, questo si che è risaputo, gli italiani spesso accettano o perdonano tutto. E Salvini e Berlusconi, da buon gustai quali sono - in particolare il primo -, sicuramente non fanno eccezione.
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