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Bozza nuovo decreto Covid: Italia rossa e arancione fino a 30/4. Le misure sul tavolo

"Nelle regioni e Province autonome di Trento e Bolzano i cui territori si collocano in zona gialla" si applicano "le misure stabilite per la zona arancione"

31 Marzo 2021

Nuovo decreto Covid: zona rossa e arancione fino al 30 aprile

E' quanto previsto dalla bozza del decreto, oggi tema di discussione nel Consiglio dei ministri, con le nuove misure per contenere i contagi di Covid e la diffusione delle varianti. Dopo la Pasqua in zona rossa restano quindi divieti e regole stringenti nel Paese, ma stando alla bozza è prevista anche una deroga in base ai dati sui contagi e i vaccini.

Al bando le zone gialle: "Nelle regioni e Province autonome di Trento e Bolzano i cui territori si collocano in zona gialla" si applicano "le misure stabilite per la zona arancione", stabilisce, come da attese, la bozza del dl che approderà a minuti nella riunione del Cdm in programma alle 17.30.

Nel testo c'è la 'concessione' chiesta da Fi e Lega, ovvero viene prevista la possibilità di un allentamento delle misure se contagi e avanzamento della campagna vaccinale lo consentiranno. "In ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini di cui all’articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili - si legge nel testo - con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga al primo periodo e possono essere modificate le misure stabilite dal provvedimento di cui al comma 1 nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, del decreto-legge n. 19 del 2020".

Nuovo Decreto Covid: oggi in Consiglio dei ministri

Atteso oggi pomeriggio il varo del nuovo decreto Covid oggi in Consiglio dei ministri: all'ordine del giorno c'è l'approvazione delle nuove misure anti-contagio e le norme sugli operatori sanitari no-vax. Cosa sappiamo? Di certo si sa solo che il cantiere è ancora aperto. 

Si lavora al meccanismo che potrebbe consentire un margine per le aperture intorno al 20 aprile per le Regioni che abbiano dati di contagi particolarmente bassi. Fonti di governo riferiscono che la norma è al centro di un confronto molto acceso tra i ministri e diverse ipotesi sul funzionamento del meccanismo sarebbero state fatte e già stralciate. 

Nuovo decreto Draghi: bar e ristoranti

Sarebbe infatti previsto un meccanismo per allentare le restrizioni se migliorano i dati, ma dal 20 aprile, nell'eventualità di numeri particolarmente bassi. Si valuterebbe in questo caso la riapertura di bar e ristoranti a pranzo e di cinema e teatri. Il decreto dovrebbe comunque escludere per tutto il mese di aprile la zona gialla. "Pian pianino andiamo verso la bella stagione e come l'anno scorso avremo un semplice colore giallo o bianco: l'importante è poi non richiudere più. E non si richiude più se si fa un piano di vaccinazione e si completa la vaccinazione per settembre", ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, a Olbia per l'inaugurazione del primo punto tamponi in un aeroporto italiano. Il generale Figliuolo fissa l'obiettivo dell'80% di immunizzati a settembre. 

Decreto Covid oggi: cantiere aperto in Consiglio

Il centrodestra spinge per un meccanismo di revisione delle misure che dia concretezza alla possibilità di riaprire ("lavoro, sport, vita", dice la Lega). Mentre i ministri di Leu, Pd e M5s sarebbero schierati per una linea di massima prudenza, senza "illudere" i cittadini con ipotesi che poi in concreto sarebbero i dati stessi del contagio a smontare. "Vedremo come finirà, bisogna sempre passare dal Cdm", dice un ministro "rigorista" non escludendo che la norma per le aperture salti. Più fonti confermano che il confronto è ancora apertissimo tra i ministri e non si è trovata una mediazione, in attesa della sintesi che farà il premier Draghi.

Nuovo decreto, scuola: si torna in presenza 

Non solo bar e ristoranti: una delle principali novità sul tavolo del Cdm riguarda le scuole. Si tornerà in presenza anche nelle zone rosse. Il provvedimento interesserà gli studenti fino alla prima media mentre in quelle arancioni saranno in classe gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. Il premier Mario Draghi venerdì scorso ha anticipato : "Le scelte dei governatori dovranno essere riconsiderate alla luce dell'affermazione del governo che la scuola in presenza è obiettivo primario della politica del governo".

Sanitari no-vax: norme nel nuovo decreto 

Obbligo di vaccinarsi per tutto il personale che lavora in strutture sanitarie, e non solo per chi è a stretto contatto con i malati. Si tratta probabilmente della norma più 'forte'. Prevede l'obbligo di vaccinazione per tutto il personale della sanità. In un primo momento si era valutato di disporre l'obbligo solo per i medici che lavorano a contatto con i malati ma l'ipotesi che si sta facendo strada in queste ore è di estendere il provvedimento a chiunque lavori in una struttura sanitaria: medici, infermieri, operatori sociosanitari, dipendenti di Rsa e studi privati. In arrivo nel nuovo decreto anche sanzioni per chi rifiuta il vaccino: non ci sarà il licenziamento ma la sospensione dello stipendio per un tempo congruo all'andamento della pandemia. 

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