Irruzione all'Asp di Cosenza, i politici chiedono la "testa" di Nicola Morra
Lega, Italia Viva e Fratelli d'Italia su tutte le furie per la" spacconata" del presidente della Commissione antimafia.
Sono molte le figure politiche che si stanno scagliando sul Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra dopo la sua irruzione al centro vaccinale dell'Asp di Cosenza. Il diretto interessato si è difeso dalle accuse, riportate a mezzo stampa, che gli hanno imputato di essere andato a reclamare dosi di vaccino contro il Covid per i suoi familiari. Ma non ha convito i principali leader di partito, a cominciare da Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
Irruzione all'Asp di Cosenza di Morra
Il tutto sarebbe andato in scena sabato 20 marzo, quando Morra è andato in visita al centro vaccinale della città calabrese. "Morra si è presentato sabato mattina mentre eravamo in piena attività, stavamo organizzando e pianificando l’attività di vaccinazione per questa settimana", ha raccontato Mario Marino, dirigente Asp. Morra "è entrato e si è messo a urlare. Diceva ‘questo numero non funziona’, noi gli spiegavamo che non era più attivo per le prenotazioni, ma era tutto inutile. Poi ha chiamato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri e il commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo, con i quali non credo abbia fatto una gran bella figura".
Parole a cui il Presidente della Commissione Antimafia ha risposto: "Ho dovuto prendere atto che le modalità di prenotazione non sono efficaci soprattutto per chi, magari anziano, non ha dimestichezza con internet ed i siti-web". "Riguardo alle polemiche: mi farebbe piacere che mi si spiegasse come avrei perorato la causa dei miei suoceri o dei miei genitori. Purtroppo sia i miei genitori che mio suocero sono venuti a mancare tempo fa".
Le reazioni politiche
Sulla questione Matteo Salvini è stato lapidario: "Morra si dimetta, da tutto. Solidarietà ai medici colpiti", ha dichiarato. "Il presidente Morra ormai ci ha abituati alle sue intemperanze e a volte ai suoi interventi che è un eufemismo definire inopportuni. Il ruolo che ha, tra l’altro, impone soprattutto equilibrio, impone terzietà, impone caratteristiche che sembrano sempre più carenti nella persona di Morra. Se penso che la battaglia del M5S era stata proprio contro queste devianze o privilegi di casta…ma più vado avanti e più scopro che il corso è di gran lunga peggiore di quello precedente. Perciò mi associo all’invito del nostro segretario federale, bisogna che Morra cominci a fare delle valutazioni sulle dimissioni, bisogna che provi a guardarsi allo specchio per comprendere".
Si è trovato d'accordo anche Danilo Toninelli: "Anche in Commissione Antimafia Morra da collante si sta trasformando in elemento fortemente divisivo. Bisognerebbe tenere fuori le diatribe politiche a favore di un ambiente in cui regnano armonia, collaborazione ed equilibrio, e invece coi suoi comportamenti Morra sta creando l’effetto esattamente contrario".
"Per gli elementi che si hanno e che abbiamo letto, questo è un nuovo episodio che, come altri in passato, non aiuta la credibilità della Commissione Antimafia che, soprattutto in un momento come questo, di rischi di penetrazione delle mafie nell’economia, ha un importante ruolo da svolgere", ha poi commentato all’AdnKronos Walter Verini (Pd), componente della commissione parlamentare Antimafia.
L'ira di Giorgia Meloni
"Secondo quanto riportano alcune testate - ha scritto su Facebook del presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni -, il Presidente della commissione Antimafia Morra, lo stesso che non molto tempo fa insultò vergognosamente la memoria di Jole Santelli, si sarebbe presentato con la scorta negli uffici della centrale operativa territoriale dell'azienda sanitaria di Cosenza lamentandosi che alcuni suoi parenti non sarebbero ancora stati vaccinati. Per la stampa, a questo si sarebbero aggiunte offese di Morra al personale sanitario e richieste di identificazioni da parte della scorta nei confronti dei medici presenti".
"Una persona avrebbe avuto anche un malore a seguito del blitz", chiosa Meloni. "Andremo fino in fondo a questa vicenda e se tutto ciò corrispondesse al vero Morra farebbe bene a dimettersi immediatamente: un comportamento del genere è inaccettabile e indegno per qualsiasi rappresentante delle Istituzioni, figuriamoci per il Presidente della commissione Antimafia".
Italia Viva: "Morra passato a 'Lei non sa chi sono io'"
"Dal Parlamento che doveva essere aperto come una scatoletta di tonno a 'Lei non sa chi sono io!'", dice il presidente di Iv, Ettore Rosato. Questa "è l'ultima giravolta è di Nicola Morra, senatore anti-casta, eletto con i 5 Stelle. Morra, che è stato eletto per cancellare i privilegi, irrompe con la scorta in un ufficio pubblico urlando perché qualche suo familiare non ha avuto quello che chiedeva. Vedremo quale giustificazione tirerà fuori questa volta ma chissà cosa avrebbe sentenziato il tribunale dei clic di Morra qualche anno fa leggendo un racconto del genere..."
"È necessario che il Senatore #Morra chiarisca al più presto questa triste vicenda. Nel rispetto dell’istituzione che rappresenta, di chi da mesi è in prima linea e soprattutto di chi del vaccino avrebbe davvero urgente bisogno", continua la polemica, questa volta con un post su Twitter, l'Iv Gennaro Migliore. Infine è intervenuto Luciano Nobili: "#Scanzi salta la fila per vaccinarsi prima. #Morra non vuole essere da meno. E per far vaccinare i parenti fa il blitz nella ASL utilizzando addirittura gli agenti di scorta. Questa è l’Italia dell’uno vale uno, dei populisti, dell’o-ne-stà, del #M5S. Pensateci la prossima volta".