18 Marzo 2021
E’ stata una cerimonia commovente quella per la celebrazione della prima giornata nazionale per le vittime di covid celebrata presso il cimitero monumentale di Bergamo, alla presenza del premier Mario Draghi e delle istituzioni. "Non possiamo abbracciarci ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti più uniti. Cari bergamaschi, avete vissuto giorni terribili, sono tante le immagini di questa tragedia ma una è indelebile, la colonna di carri militari carichi di bare" ha affermato il premier.
"Questo luogo è un simbolo del dolore di un'intera nazione. È anche il luogo di un impegno solenne che oggi prendiamo. Siamo qui per promettere ai nostri anziani che non accadrà più che le persone fragili non vengano adeguatamente assistite e protette. Solo così rispetteremo la dignità di coloro che ci hanno lasciato" ha proseguito.
"Ricordare ci aiuta a fare buone scelte per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia del lavoro dei cittadini. Ricordare i tanti e magnifici esempi di "operatori del bene" espressi nell'emergenza da questa terra ci dà la misura della sua capacità, del suo sacrificio. Vorrei ricordare gli operatori dell'ospedale Papa Giovanni XXIII. In questi mesi hanno dato un contributo straordinario di professionalità e di dedizione, spesso pagato con la vita. Vorrei ricordare il miracolo dell'ospedale da campo della Fiera di Bergamo. Allestito in pochi giorni dagli Alpini, dalla Protezione Civile e dagli artigiani volontari. E sostenuto dalla grande generosità dei cittadini bergamaschi” ha detto Draghi ringraziando medici ed infermieri.
Il premier ha voluto rassicurare sulla questione vaccini. "L'incremento nelle forniture di alcuni vaccini aiuterà a compensare i ritardi da parte di altre case farmaceutiche. Abbiamo già preso decisioni incisive nei confronti delle aziende che non mantengono i patti". "Tutta la comunità bergamasca ha dato prova di saper reagire, di trasformare i lutti e le difficoltà in voglia di riscatto, di rigenerazione. Il suo esempio è prezioso per tutti gli italiani che, sono certo, non vedono l'ora di rialzare la testa, ripartire, liberare le loro energie che hanno reso meraviglioso questo Paese." ha concluso il presidente del consiglio.
Erano presenti alla cerimonia il sindaco Giorgio Gori, il vescovo Francesco Beschi, il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, il prefetto Enrico Ricci, il direttore generale dell'Ats Bergamo Maurizio Giupponi, la direttrice dell'ospedale Giovanni XXIII, un'infermiera e un medico di base. E' stato, inoltre, inaugurato il bosco della memoria: 750 alberi e piante per organizzare una serie di isole verdi e aree attrezzate nata da un'idea dell'associazione dei Comuni virtuosi finanziata dal Comune di Bergamo e dal crowdfunding che da solo ha raccolto finora 110 mila euro. Fra le donazioni anche quelle di Francesco Guccini, dei Nomadi e della Foppapedretti, che ha stanziato 20 mila euro.
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