Toninelli non lascia i 5 stelle: "Solidarietà con chi non ha detto sì a Draghi"

Il senatore del M5s: "Pensare al bene del M5s, che sia una famiglia unita"

L'ex Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli non lascia il Movimento 5 stelle, almeno ufficialmente. "Voglio esprimere la mia solidarietà a tutte quelle persone, portavoce del Movimento 5 stelle, che ieri non hanno votato la fiducia a Draghi", ha però dichiarato. "Lo faccio perché capisco la loro sofferenza. La capisco perfettamente: è la stessa mia sofferenza. È la stessa di tutti gli altri portavoce che non è che hanno votato sì con la gioia nel cuore".

Toninelli lascia i 5 stelle?

Il senatore del M5s Danilo Toninelli ha parlato in un video dove tuttavia non ha chiarito esplicitamente la sua posizione sulle espulsioni annunciate dal capo politico Vito Crimi. Qui si limita a chiedere di "pensare al bene del M5s, che sia una famiglia unita sotto gli straordinari valori che solo il M5s ha".

"Abbiamo potuto esprimerci, non solo i portavoce" con una "consultazione che avrebbe potuto essere impostata in modo migliore ma che non aveva vizi tali da dover essere annullata o rifatta", ha continuato. "Un portavoce (la definizione che tradizionalmente nel M5s viene data agli eletti dal popolo, ndr) si chiama tale perché deve attenersi a questo vincolo interno nostro, un vincolo di mandato, magari solo morale ma in questo caso anche effettivo".

L'ex Ministro infine spera "che si risolva velocemente quella situazione qua, delle persone - che secondo me sbagliando, in maniera che un po' egoistica hanno votato no - seppur le capisco e le comprendo per la stessa sofferenza mia e di quelli che hanno votato per questo Governo con interventi critici e con pochissima fiducia".

L'attacco a Renzi

"Ma la nostra famiglia va unita, dobbiamo unirci in un abbraccio collettivo non solo sotto i nostri valori ma anche sotto il nostro simbolo", conclude. "Diciamolo chiaramente, quello che è stato messo in atto in queste settimane da parte soprattutto di quel soggetto che non vi sto neanche a nominare ma che ieri, attraverso un esponente del suo partito (il riferimento è al leader di Iv Matteo Renzi e al suo capogruppo al Senato Davide Faraone, ndr) ha detto che non gli interessa più il Mes perché adesso il Mes è rappresentato dal presidente del Consiglio Draghi... Questi soggetti, questi personaggi hanno voluto prima battere Conte e adesso stanno tentando di abbattere il Movimento 5 stelle. Noi non glielo dobbiamo permettere!".

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