Governo, Draghi in Senato per fiducia: 'Euro irreversibile. Fuori dall'Europa c'è meno Italia'
Il discorso del Premier e il dibattito. Il voto si terrà a partire dalle 22.
Arrivato finalmente il giorno fatidico di Mario Draghi, oggi, mercoledì 17 febbraio, al Senato andrà in scena il voto di fiducia al Governo. Alle 10 il premier ha tenuto le sue dichiarazioni programmatiche. Successivamente Draghi si è recato a Montecitorio per consegnare il suo testo. Giornata lunga anche in Senato. Infine, a partire dalle 12.30, sono iniziate le 6 ore e 40 di dibattito. Dalle 19 alle 20 si terrà l'ultima sanificazione, quindi la replica e dichiarazioni di voto dalle 20. Il voto sulla fiducia si terrà a partire dalle 22.
Governo, il discorso di Draghi
Il premier incaricato Mario Draghi ha iniziato dicendo che "il primo pensiero che vorrei condividere è che serve unità nazionale per combattere la pandemia. Questo è il mio dovere, e il dovere di tutti noi". "Il Governo farà le riforme, ma affronterà anche le emergenze. Le riforme compiute a tempo non indeboliscono lo stato, ma anzi lo rafforzano", ha continuato, citando Cavour.
E ancora: "Ringrazio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la fiducia che mi ha dimostrato e ringrazio il mio predecessore Giuseppe Conte". Qui Draghi è stato interrotto da una pioggia di appalusi da parte dei 5 stelle. Silenzio invece dai banchi del centrodestra. "Questo Governo sarà semplicemente il Governo del Paese", continua Draghi. "Questo esecutivo è nato in una situazione di emergenza. Prima di appartenenza politica c'è dovere di cittadinanza".
Accanto a Draghi, sui banchi del governo, i ministri dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti e dell'Agricoltura Stefano Patuanelli. Sugli scranni davanti a Draghi il sottosegretario Roberto Garofoli e le ministre dell'Interno Luciana Lamorgese e della Giustizia Marta Cartabia.
"Non è fallimento della politica"
"Si è detto e scritto che questo governo è stato reso necessario dal fallimento della politica. Mi sia consentito di non essere d’accordo", ha detto Draghi, a risposta delle polemiche nate in questi giorni. "Nessuno fa un passo indietro rispetto alla propria identità ma semmai, in un nuovo e del tutto inconsueto perimetro di collaborazione, ne fa uno avanti nel rispondere alle necessità del Paese, nell’avvicinarsi ai problemi quotidiani delle famiglie e delle imprese che ben sanno quando è il momento di lavorare insieme, senza pregiudizi e rivalità".
Draghi, il futuro dell'Italia è nell'Europa
Nel corso della mattinata erano filtrate poche indiscrezioni sul contenuto del discorso del Premier. Draghi ha infatti sempre lavorato nel massimo riserbo. Una sola certezza c'era però già prima che Draghi cominciasse a parlare. Il premier infatti puntava alla chiarezza, con al centro le priorità del suo esecutivo. Tra queste priorità naturalmente si annovera l'Europa.
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"Grande attenzione ai giovani, al futuro e alla parità di genere", ha detto. E subito dopo: "Approvare questo Governo significa riconoscere l'irreversibilità dell'Euro. Significa condividere la prospettiva di un'Unione europea sempre più integrata che approderà a un bilancio pubblico comune capace di sostenere i Paesi nei periodi di recessione".
E ancora: "Questo governo nasce nel solco dell’appartenenza del nostro Paese, come socio fondatore, all’Unione europea, e come protagonista dell’Alleanza Atlantica, nel solco delle grandi democrazie occidentali, a difesa dei loro irrinunciabili principi e valori".
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"Ancoraggi che abbiamo scelto fin dal dopoguerra, in un percorso che ha portato benessere, sicurezza e prestigio internazionale. Profonda è la nostra vocazione a favore di un multilateralismo efficace, fondato sul ruolo insostituibile delle Nazioni Unite. Resta forte la nostra attenzione e proiezione verso le aree di naturale interesse prioritario, come i Balcani, il Mediterraneo allargato, con particolare attenzione alla Libia e al Mediterraneo orientale, e all’Africa".
Sanità e lotta alla pandemia
Naturalmente altro tema fondamentale è stato quello della sanità, messa a dura prova dalla pandemia, e soprattutto il piano vaccinazioni. "Il virus ha impattato sull'occupazione, si è aggravata la povertà. I nuovi poveri nel 2020 sono passati dal 31 a 45%. Ma "è salita anche la mortalità, a livelli incontrati solo durante i conflitti mondiali".
Sul piano di vaccinazione: "Gli scienziati in soli 12 mesi hanno fatto un miracolo. Non era mai accaduto che si riuscisse a produrre un nuovo vaccino in meno di un anno. La nostra prima sfida è, ottenutene le quantità sufficienti, distribuirlo rapidamente ed efficientemente".
"Abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare, ricorrendo alla protezione civile, alle forze armate, ai tanti volontari", dice Draghi. "Non dobbiamo limitare le vaccinazioni all’interno di luoghi specifici, spesso ancora non pronti: abbiamo il dovere di renderle possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private".
Covid, "Usciremo da pandemia"
"Quando usciremo, e usciremo, dalla pandemia, che mondo troveremo? Alcuni pensano che la tragedia nella quale abbiamo vissuto per più di 12 mesi sia stata simile ad una lunga interruzione di corrente. Prima o poi la luce ritorna, e tutto ricomincia come prima. La scienza, ma semplicemente il buon senso, suggeriscono che potrebbe non essere così"
Scuola e istruzione
Altro argomento importante riguardava la Scuola: "Non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà".
"Occorre rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Allineare il calendario scolastico alle esigenze derivanti dall’esperienza vissuta dall’inizio della pandemia. Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza", aggiunge il presidente del Consiglio.
Ambiente
Bisogna "lasciare un buon pianeta, non solo buona moneta", ha detto Draghi, in merito ad ambiente e politiche finanziarie. "Come ha detto papa Francesco le tragedie naturali sono la risposta della terra al nostro maltrattamento. E io penso che se chiedessi al Signore che cosa pensa, non credo mi direbbe che è una cosa buona: siamo stati noi a rovinare l'opera del Signore", ha detto Draghi.
"Proteggere il futuro dell’ambiente, conciliandolo con il progresso e il benessere sociale, richiede un approccio nuovo: digitalizzazione, agricoltura, salute, energia, aerospazio, cloud computing, scuole ed educazione, protezione dei territori , biodiversità, riscaldamento globale ed effetto serra, sono diverse facce di una sfida poliedrica che vede al centro l’ecosistema in cui si svilupperanno tutte le azioni umane".
Recovery
"Avremo a disposizione circa 210 miliardi lungo un periodo di sei anni. Queste risorse dovranno essere spese puntando a migliorare il potenziale di crescita della nostra economia. La quota di prestiti aggiuntivi che richiederemo tramite la principale componente del programma, lo Strumento per la ripresa e resilienza, dovrà essere modulata in base agli obiettivi di finanza pubblica".
"Il precedente Governo ha già svolto una grande mole di lavoro sul Programma di ripresa e resilienza. Dobbiamo approfondire e completare quel lavoro che, includendo le necessarie interlocuzioni con la Commissione Europea, avrebbe una scadenza molto ravvicinata, la fine di aprile", aggiunge Draghi.
Riforma fiscale
In merito alla riforma del fisco: "Nel caso del fisco non bisogna dimenticare che il sistema tributario è un meccanismo complesso, le cui parti si legano una all’altra. Non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta. Un intervento complessivo rende anche più difficile che specifici gruppi di pressione riescano a spingere il governo ad adottare misure scritte per avvantaggiarli".
"Inoltre, le esperienze di altri paesi insegnano che le riforme della tassazione dovrebbero essere affidate a esperti, che conoscono bene cosa può accadere se si cambia un’imposta".
Riforma Irpef, progressività e lotta evasione
"Va studiata una revisione profonda dell’Irpef con il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività". E ancora: "Funzionale al perseguimento di questi ambiziosi obiettivi sarà anche un rinnovato e rafforzato impegno nell’azione di contrasto all’evasione fiscale" .
Politica estera
"L’Italia si adopererà per alimentare meccanismi di dialogo con la Federazione Russa. Seguiamo con preoccupazione ciò che sta accadendo in questo e in altri paesi dove i diritti dei cittadini sono spesso violati".
"Seguiamo anche con preoccupazione l’aumento delle tensioni in Asia intorno alla Cina", aggiunge Draghi. "L’avvento della nuova Amministrazione USA prospetta un cambiamento di metodo, più cooperativo nei confronti dell’Europa e degli alleati tradizionali. Sono fiducioso che i nostri rapporti e la nostra collaborazione non potranno che intensificarsi".
Terzo Governo unito per l'amore per l'Italia
"Questo è il terzo governo della legislatura", si è avviato alla conclusione il Premier. "Non c’è nulla che faccia pensare che possa far bene senza il sostegno convinto di questo Parlamento". Si tratta di "un sostegno che non poggia su alchimie politiche ma sullo spirito di sacrificio con cui donne e uomini hanno affrontato l’ultimo anno, sul loro vibrante desiderio di rinascere, di tornare più forti e sull’entusiasmo dei giovani che vogliono un paese capace di realizzare i loro sogni".
Infine: "Oggi, l’unità non è un’opzione, l’unità è un dovere. Ma è un dovere guidato da ciò che son certo ci unisce tutti: l’amore per l’Italia". I senatori si sono alzati in piedi per applaudire l'intervento del premier.