22 Gennaio 2021
Dpcm (fonte foto LaPresse)
Con l'entrata in vigore del nuovo Dpcm del 14 gennaio 2021, è possibile spostarsi e raggiungere le seconde cose, anche se esse si trovano in un'altra Regione o Provincia autonoma. Ma ciò è concesso solo a coloro che possano comprovare di avere effettivamente il titolo per recarsi in quell'immobile. Lo si legge nelle Faq del Governo.
Dunque potranno spostarsi nelle seconde case solo coloro che sono in grado di presentare o l’atto di proprietà o il contratto d’affitto, che devono essere entrambi antecedenti al 14 gennaio 2021. Sono quindi esclusi "tutti i titoli di godimento successivi a tale data (comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione)".
Inoltre "la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l'avente titolo, e vi si può recare unicamente tale nucleo". La sussistenza di tali requisiti può essere comprovata anche con autocertificazione, la cui veridicità sarà oggetto di controlli successivi.
E' possibile spostarsi in auto anche con "persone non conviventi, purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea" dicono le Faq del Governo. "Ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina".
L'obbligo di indossare la mascherina però può essere derogato solo se tra il guidatore e i posti superiori c'è un separatore (plexiglas). In questo caso però ci potrà essere solo un passeggero nella fila posteriore.
Sì agli accompagnatori anche tra Regioni diverse. Se una persona si deve spostare per necessità, lavoro o salute, ma non ha la macchina o la patente, o non è autosufficiente o ha un altro impedimento, può farsi accompagnare da un familiare - preferibilmente convivente - o da una persona incaricata. In quest'ultimo caso però, a bordo della vettura, è obbligatorio, per entrambi, l'uso della mascherina. Lo spiegano le Faq del Governo.
Si ricorda inoltre che gli spostamenti tra Regioni diverse in zona rossa sono consentiti "esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute".
Ulteriori restrizioni per i bar. Nelle Faq del governo si legge: "La vendita con asporto è possibile anche dalle 18.00 alle 22.00, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25)".
Dunque l'asporto fino all'inizio del coprifuoco è consentito solo agli esercizi dotati di cucina. Inoltre la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma "deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti" precisa il governo.
Nelle zona arancione e rossa "è inoltre consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all'interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati".
Il Dpcm consenti gli spostamenti tra Regioni di diverso colore per assistere ai funerali dei parenti. "La partecipazione a funerali di parenti stretti (per tali potendosi ragionevolmente ritenere almeno quelli fino entro il secondo grado) o di unico parente rimasto - si legge nelle Faq - sempre nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e sicurezza, costituisce causa di necessità per spostamenti, anche tra aree territoriali a diverso rischio e con discipline differenziate per il contrasto e il contenimento dell'emergenza da Covid-19".
Sì anche alle visite ad amici e parenti, purchè si rispetti sempre il limite di 2 persone non conviventi. Come spiegano le Faq del governo per l'area rossa, una volta al giorno, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata situata nello stesso Comune.
Per chi vive in un Comune con meno di 5.000 abitanti, è consentito muoversi anche entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi anche in un'altra Regione o Provincia autonoma), ma con il divieto di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. Il rientro a casa deve, in ogni caso, avvenire tra le 5 e 22 per rispettare il coprifuoco.
Gli spostamenti per assistere persone non autosufficienti sono possibili anche tra Comuni e Regioni diverse, "ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti" si legge tra le Faq. Non è però consentito muoversi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l'assistenza al soggetto non autosufficiente o disabile.
Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie bisogna comunque tenere sempre presente "che sono categorie più vulnerabili e quindi occorre cercare di proteggerle dai contatti il più possibile". Per chi si trova in zona rossa invece, gli spostamenti tra Regioni e Comuni diversi per trovare i genitori anziani, ma in buona salute, sono vietati.
E' sempre consentito per genitori separati o divorziati andare a trovare i figli minorenni anche in un'altra Regione, Comune o all'estero. Lo spiegano le Faq del Governo: "Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l'altro genitore o comunque presso l'affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Regioni e tra aree differenti".
Tutti gli spostamenti dovranno sempre rispettare le regole sanitarie, come non fare visita a figli o genitori in quarantena o positivi e prestare particolare attenzione per i soggetti immunodepressi.
Secondo il Dpcm, è "possibile ma fortemente sconsigliato" per i genitori, portare i propri figli dai nonni, in quanto "gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone". Quindi, tale spostamento è permesso "solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore".
In tal caso i genitori possono portare i bambini dai nonni, "percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno".
Sì allo spot in zona gialla, dove sono aperti i centri e i circoli sportivi pubblici e privati, per svolgere esclusivamente all'aperto l'attività sportiva, sempre osservando il distanziamento interpersonale e con il divieto di creare assembramenti. Lo si legge nelle linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, in collaborazione con la Federazione medico sportiva italiana (FMSI).
Consentite in area gialla anche le attività di caccia e pesca. Per quanto riguarda invece la zona arancione, è possibile svolgerle solo all'interno del proprio Comune. Vietate invece in zona rossa.
Sì al dog sitting e alle collaborazioni domestiche anche in zona rossa, in quanto attività lavorative equiparabili.
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