05 Gennaio 2021
Salvini Di Maio (foto LaPresse)
Il panorama politico italiano è decisamente cambiato nell'ultimo anno. Complice l'emergenza Covid, gli equilibri fra i vari partiti si sono notevolmente modificati. C'è chi è sceso e c'è invece chi si è fatto strada, approfittando del crollo degli altri.
Una delle differenze più evidenti rispetto ad un anno fa, è il caso della Lega di Matteo Salvini. Il Carroccio, pur riconfermandosi costantemente primo partito in Italia, ha subito un vero e proprio tracollo. Sono invece cresciuti i due alleati di centrodestra: Fratelli d'Italia, che ha registrato un vero e proprio boom, e Forza Italia. E' quanto emerge nell'ultimo sondaggio di Nando Pagnoncelli, pubblicato sul Corriere della Sera, che analizza le variazioni delle intenzioni di voto durante l'ultimo anno.
Vediamo nel dettaglio che cosa è successo e le percentuali per ogni partito.
La Lega ha perso ben 10 punti percentuali in un anno. Il Carroccio è il partito che ha subito la variazione più significativa. Pur mantenendosi sempre al primo posto, la Lega di Salvini ha perso quasi dieci punti percentuali in un anno, passando dal 32% al 23,5%. Sono invece cresciute le atre due forze politiche di centrodestra: Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni è passato dal 12% al 16%, Forza Italia è salito dal 6,5% al 9,3%.
Sono rimasti pressoché stabili il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle. I dem sono passati dal 20,3% di gennaio al 20,2% di dicembre, senza registrare notevoli cambiamenti nel proprio elettorato.
I pentastellati hanno chiuso l'anno al 16%, partendo dal 14% di inizio anno.
Mentre la Lega è scesa, FdI e FI sono saliti nei sondaggi. Secondo la rilevazione di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera, il partito di Giorgia Meloni e quello di Silvio Berlusconi hanno approfittato delle defaillance del Carroccio raccogliendo i voti persi da questo.
Quanto al Pd, i consensi persi sono andati a Italia Viva e Azione. Quelli del Movimento 5 Stelle sono invece passati all'astensionismo.
Il sondaggio di Ipsos fa anche un identikit degli elettori, sottolineando le differenze nelle preferenze in base ai livelli di istruzione ed età.
Gli elettori più giovani, tra i 18 e i 24 anni, sceglierebbero Sinistra italiana/Leu, ma anche Azione e il M5s. I giovani voterebbero invece meno i dem, i leghisti e FdI. Gli over 65 pesano maggiormente sull'elettorato dem.
Quanto al livello di istruzione, i laureati rientrerebbero nell'elettorato di Azione, Sinistra italiana/Leu e Pd. Sarebbero invece pochi i sostenitori leghisti laureati.
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