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politica

**Regionali: centrosinistra festeggia, 'Meloni sconfitta, partita apertissima'**

24 Novembre 2025

Roma, 24 nov. (Adnkronos) - Le vittorie sono ancora calde. I vincitori non hanno ancora brindato. Ma il capitolo regionali sembra già archiviato e lo sguardo rivolto tutto alle politiche del 2027. Coalizione, programma, premiership e legge elettorale. Il vocabolario dei big del centrosinistra è già settato sulle prossime sfide. Intanto quella di oggi sorride alle opposizioni. La tornata delle regionali d'autunno si chiude con la vittoria schiacciante di Antonio Decaro in Puglia, quella larga di Roberto Fico in Campania e pur nella sconfitta, in Veneto, il centrosinistra raddoppia i voti.

Il mito 'dell'imbattibilità' di Giorgia Meloni finisce stasera, dicono nelle opposizioni. La sconfitta in Campania del viceministro di Fdi, Edmondo Cirielli, è la "sconfitta di Meloni". La destra ci aveva puntato. E' finita con 20 punti di distacco. Ed era proprio la partita in Campania quella più delicata per il centrosinistra. Passaggio cruciale nella costruzione della coalizione che sfiderà la destra alle politiche: dai riformisti ad Avs. Non a caso da Roma arrivano a Napoli al comitato Fico, tutti i leader. Innanzitutto, Elly Schlein. La segretaria dem stasera può festeggiare la vittoria della sua linea 'testardamente unitaria' e quella di un Pd che gode ottima salute a livello di consensi: primo partito in Puglia e Campania, primo della coalizione in Veneto.

"Il messaggio è chiaro, l'alternativa c'è ed è competitiva, il riscatto parte dal Sud e ci porterà a vincere perchè per le politiche la partita è apertissima", scandisce Schlein prima della foto di gruppo dei leader del centrosinistra dal palco. Ed ancora: "Mi avete sentito spesso dire che uniti si vince, ma il margine della vittoria di Fico e Decaro dimostra che uniti si stravince. La strada è questa, gli elettori hanno premiato lo sforzo unitario. Tutto questo mi ha fatto pensare a un grande poeta di questa terra, tanto l'aria s'adda cagnà". Quindi la stoccata a Meloni: "Andremo avanti in questa direzione per battere Giorgia Meloni che stasera ha ben poco da festeggiare e da saltare. Ha perso il governo, ha perso Giorgia Meloni". Giuseppe Conte, che ha seguito lo spoglio con il 'suo' Roberto Fico, incalza: "Fico è presidente, non saltellano più".

"Non ha vinto -dice Conte- chi di fronte ai cittadini campani ha saltellato ed oggi cade rovinosamente. Non ha vinto chi ha pensato di batterci lottando nel fango, infangando Fico e suoi familiari". E rivendica il leader M5S: "Fico ha battuto sonoramente un candidato di Fratelli d'Italia, un esponente del Governo Meloni, senza mischiarsi a una lotta nel fango. Per il M5S è una doppietta storica: due governatori di Regione in due anni, quando prima non ne avevamo avuto mai nessuno. Questo ci dà ancora più forza e coraggio".

Chiusa la partita delle regionali si apre il capitolo della strutturazione della alleanza e della proposta in vista delle politiche. Schlein si dice pronta a mettersi al lavoro da domani. Avs d'accordo. "Costruiamo insieme un'agenda di programma condivisa per il Paese, perché questa destra è stata sonoramente sconfitta. La parola chiave ora è unità e costruiamo da subito insieme un'agenda di programma di governo del Paese". Una road map che insieme alla segretaria condividono anche le diverse anime dem. "I risultati positivi di oggi -dice Lorenzo Guerini, riformisti Pd- siano lo stimolo per accelerare in questa direzione per attrezzare una credibile e forte proposta per il nostro Paese che possa portare il centrosinistra a vincere le prossime elezioni politiche. Che è quello che più mi sta a cuore”.

Sebbene già oggi sembra affiorare un nuovo tema di possibile distinzione nel centrosinistra: la legge elettorale. Igor Taruffi del Pd dice che non va cambiata e che Meloni vuole farlo solo perchè teme la sconfitta. Riccardo Ricciardi dei 5 Stelle dice il contrario: "Siamo per cambiare la legge elettorale, siamo per il proporzionale". Matteo Renzi aveva 'profetizzato' che stasera dopo il voto Fdi avrebbe aperto il cantiere della riforma ed effettivamente Giovanni Donzelli lo ha fatto. "Oggi -osserva Renzi- ci sono tre vincitori: i candidati presidente eletti, il centrosinistra e Luca Zaia. C’è una sola sconfitta: Giorgia Meloni. Del resto se prendi in giro tutti su tasse, sicurezza e costo della vita prima o poi gli italiani se ne accorgono".

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