cronaca
21 Novembre 2025
Milano, 21 nov. (Adnkronos) - Arrivano le prime ammissioni, e insieme il tentativo di sminuire e rimpallarsi le responsabilità, da parte dei due maggiorenni arrestati con l'accusa di rapina e tentato omicidio dello studente di 22 anni colpito con calci e pugni e accoltellato lo scorso 12 ottobre in corso Como a Milano e che rischio di restare paraplegico. Sentiti dalla gip Chiara Valori i due si sono detti entrambi dispiaciuti per la vittima.
"Non c'ho visto più, non pensavo di averlo colpito così. Giravo armato del coltello, perché sono stato aggredito in passato". È la versione resa dal diciottenne. Lui e l'altro maggiorenne, che sostanzialmente avrebbe fatto da 'palo', si rimpallano le responsabilità con gli altri tre minorenni arrestati. "Sono intervenuto dopo nella zuffa e non c'ho visto più", aggiunge durante l'interrogatorio il presunto accoltellatore. Prima di lui avrebbero agito, stando al suo racconto, i tre minori. La decisione della giudice Valori sulla misura in carcere - i difensori hanno chiesto i domiciliari - è attesa la prossima settimana.
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