cronaca
18 Novembre 2025
Milano, 18 nov. (Adnkronos) - La Procura generale di Milano ha chiesto, nel processo d'appello, la conferma della condanna per l'ex presidente della Camera Irene Pivetti accusata di autoriciclaggio ed evasione fiscale. Il 26 settembre 2004 i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano avevano condannato a 4 anni l'imputata e avevano disposto la confisca di oltre 3,4 milioni di euro.
In primo grado erano stati condannati a due anni (pena sospesa) anche il pilota di rally Leonardo Isolani e la moglie Manuela Mascoli. La richiesta di conferma della condanna, pronunciata oggi in aula dal rappresentante dell'accusa Giovanni Tarzia (lo stesso pm del primo processo), riguarda anche questi due imputati. "Siamo soddisfatti dell'udienza e confidenti che la Corte d'Appello di Milano darà il giusto valore ai tanti motivi proposti sia dal punto di vista processuale che di merito, al fine restituire a Irene Pivetti una troppo a lungo attesa giustizia sostanziale" le parole all'Adnkronos del difensore, l'avvocato Filippo Cocco che ha chiesto l'assoluzione.
La prossima udienza, per le eventuali repliche e controrepliche, è in programma il 10 dicembre. L'inchiesta milanese vede al centro una serie di operazioni commerciali, in particolare, la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo, che sarebbero servite per nascondere un'evasione fiscale. A Irene Pivetti, in qualità di legale rappresentante di una società con sede in Polonia e di un'altra a Hong Kong, viene contestato, insieme agli altri indagati, di avere aiutato a evadere ingenti imposte. In particolare, Irene Pivetti avrebbe evaso tasse per quasi 3,5 milioni di euro, poi rimpiegati in attività imprenditoriali e finanziarie che le costano l'accusa di autoriciclaggio.
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