politica
16 Novembre 2025
Berlino, 16 nov. (Adnkronos) - "La vita delle persone, dei popoli, delle Nazioni è colma di inciampi e di tragedie, talvolta per scelte individuali, più spesso per deliberato operare degli altri. La Prima guerra mondiale lasciò sul terreno almeno 16 milioni di morti, la metà dei quali civili, oltre a venti milioni di feriti e mutilati. La Seconda guerra mondiale, estesa al fronte del Pacifico, si calcola che abbia visto settanta milioni di morti. Le vittime, Paese per Paese, sono impressionanti e va sempre ricordato che non di numeri si tratta, ma di persone. Come è possibile che tutto questo sia potuto accadere e pretenda di ripresentarsi? Quanti morti occorreranno ancora prima che si cessi di guardare alla guerra come strumento per risolvere le controversie tra gli Stati? Che se ne faccia uso per l'arbitrio di voler dominare altri popoli?" Lo ha sottolineato a Berlino il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al Bundestag in occasione della cerimonia della 'Giornata del lutto nazionale', a 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale.
"Nie wieder, mai più, è l'espressione adottata nella comunità internazionale per condannare l'Olocausto ebraico -ha ricordato il Capo dello Stato- A nie wieder si contrappone wieder, di nuovo. A questo assistiamo: di nuovo guerra, di nuovo razzismo, di nuovo grandi diseguaglianze, di nuovo violenza, di nuovo aggressione".
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