politica
07 Novembre 2025
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - "Mentre il governo Meloni regala miliardi ai redditi più alti, 5,8 milioni di italiani, il 9,9% della popolazione, rinunciano a curarsi. È la fotografia di un Paese rovesciato: i ricchi ricevono di più, i poveri restano soli. I dati Istat e Banca d’Italia lo dicono con chiarezza: un dirigente o un manager guadagnerà oltre 400 euro in più dal taglio Irpef, un operaio appena 23. Una redistribuzione al contrario, che toglie a chi ha meno per dare a chi ha di più". Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
"E mentre i salari perdono valore e la sanità pubblica crolla - prosegue - il governo sceglie di premiare chi non ha bisogno. Non è solo un errore economico, è una questione morale e politica. La destra al governo racconta la favola del merito, ma costruisce un Paese dove la povertà diventa una colpa e la malattia un lusso. Questa è la manovra dell’ingiustizia sociale".
"Noi diciamo l’opposto: una società giusta si misura dalla libertà dei più deboli, non dai vantaggi dei più forti. Serve una svolta radicale: più tasse a chi ha di più e meno tasse a chi ha di meno, salari più alti, sanità universale, progressività fiscale vera. Bisogna invertire la rotta e restituire dignità al lavoro, forza allo Stato sociale, fiducia a chi oggi si sente abbandonato", conclude.
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