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05 Novembre 2025
Londra, 5 nov. (Adnkronos) - E' stato senza dubbio re Carlo a decidere di privare il fratello, l'ex principe Andrea, dei suoi titoli reali. Ma il monarca ha avuto il sostegno dell'intera famiglia, coinvolta attivamente nelle discussioni che hanno portato alla decisione. Buckingham Palace ha rilasciato l'annuncio ufficiale il 30 ottobre, affermando: "Sua Maestà ha avviato oggi un procedimento formale per rimuovere lo stile, i titoli e gli onori del principe Andrea". Tuttavia, una fonte ha detto a People di ipotizzare che la regina Camilla e Kate Middleton fossero più che coinvolte nella decisione. "E' stata una decisione di famiglia, ma penso che la Regina abbia avuto un ruolo in tutto questo - ha detto al tabloid - Ci sarebbe stata una spinta da parte di Camilla e Catherine, e c'è stata pressione da parte di William, che non avrebbe voluto ereditare il grattacapo".
"William è stato molto forte e sono stato molto orgoglioso quando l'ho sentito. Le Loro Maestà desiderano chiarire che i loro pensieri e la loro massima solidarietà sono stati e rimarranno rivolti alle vittime e ai sopravvissuti di ogni forma di abuso", ha aggiunto la fonte riferendosi alle accuse di molestie sessuali contro Andrew Mountbatten Windsor, da lui ripetutamente negate, e al suo noto legame con il condannato per reati sessuali Jeffrey Epstein. Una fonte che conosce il re, a proposito della decisione del monarca, ha affermato: "Ne sarebbe stato davvero esasperato. Ad Andrea erano state date così tante possibilità e opportunità per fare la cosa giusta, e lui sarebbe stato esasperato dal dover prendere una decisione difficile al suo posto. Prenderla è stato molto doloroso".
La Regina è da tempo sostenitrice di cause legate alla violenza domestica, allo stupro e alle aggressioni. Qualche tempo fa ha rivelato di essere stata vittima di violenza sessuale da adolescente, ha scritto una lettera personale alla sopravvissuta allo stupro francese Gisèle Pelicot e ha parlato con le vittime di violenza domestica e sessuale in un potente documentario del 2024. Hetti Barkworth-Nanton, presidente dell'organizzazione benefica 'Refuge', ha elogiato le conversazioni della Regina con le donne che hanno sofferto di abusi nel documentario intitolato 'Her Majesty The Queen: Behind Closed Doors'. "Non c'è prezzo per quello che fa per le vittime, perché le aiuta e le fa andare avanti. È incredibile", ha detto con entusiasmo. "Le aiuta a capire che possono andare a testa alta, che non hanno bisogno di vergognarsi. Tutto questo fa parte del processo di riparazione".
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