politica
16 Ottobre 2025
Roma, 16 ott. (Adnkronos) - "L’uccisione di Francesco Fortugno a opera di sicari di una cosca della 'ndrangheta ha segnato la vita della democrazia della comunità calabrese in modo incancellabile. Fortugno, medico stimato, uomo onesto e appassionato del bene comune, si era dedicato all’impegno civile con coraggio, in un territorio difficile. L’assassinio, eseguito nel corso di un evento politico, fu l’innesco di un movimento di forte reazione alle mafie che ebbe i giovani calabresi come protagonisti". Lo ricorda il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel ventesimo anniversario dell'assassinio, in un messaggio inviato alla vedova Maria Grazia Laganà Fortugno.
"Fu ucciso -ricorda il Capo dello Stato- poco dopo avere assunto l’incarico di vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria perché il suo coerente operato ostacolava i loschi affari delle cosche della 'ndrangheta. La giustizia ha condannato in via definitiva esecutori e mandanti, dimostrando che le trame criminali possono essere sconfitte".
"Desidero rinnovare in questa giornata la più intensa solidarietà e vicinanza alla signora Maria Grazia Laganà Fortugno, ai figli Giuseppe e Anna, ai familiari, agli amici, a tutti coloro che si sentirono colpiti da quella efferata violenza e avvertirono, da subito, la minaccia criminale volta a sopraffare la libertà di tutti. Ai giovani continuano a parlare la testimonianza umana e l’eredità morale di Fortugno. Il suo rifiuto di sottomissione alle cosche è un esempio e un atto di fiducia nella libertà e nella democrazia che richiama la nostra responsabilità. A vent’anni da quel giorno di dolore -conclude Mattarella- la Repubblica si inchina alla sua memoria".
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