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16 Ottobre 2025
Roma, 16 ott. (Adnkronos) - "La fame non conosce confini e la sfida della sicurezza alimentare richiede unità fra i popoli e le nazioni, e i leader devono unirsi nella convinzione che l'alimentazione è un diritto fondamentale e la pace ne è un prerequisito". Lo ha detto il direttore generale della Fao Qu Dongyu, parlando all'evento per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione in occasione dell'80esimo anniversario dell'istituzione della Fao, aggiungendo che "la presenza del Papa nell'80simo anniversario della Fao riguarda non solo il cibo ma è un invito a essere uniti: la sua attività pone al centro ciò che facciamo. Dobbiamo costruire una società più giusta dove i poveri siano al centro della nostra attività".
"Questa convinzione rinforza il mandato della Fao per un mondo libero dalla fame, dalla malnutrizione e dal bisogno - prosegue il direttore generale - Da 80 ani riconosciamo che la sicurezza alimentare non può essere raggiunta se non mettiamo al centro la dignità umana. Il cibo nutre non solo il corpo, ma anche l'anima, la dignità dell'uomo. Il principio della Fao è di non lasciare indietro nessuno. Alla Fao riconosciamo che la fame è sia causa che conseguenza della povertà e dev'essere affrontata attraverso un approccio globale e lungimirante. L'unico modo possibile è affrontare le condizioni economiche sociali e umane. La Fao è nata condividendo l'idea di lavorare insieme per sconfiggere la fame e dobbiamo dunque essere uniti".
"Sappiamo che il mondo produce abbastanza cibo per tutti - afferma Qu - Ciò nonostante in molti soffrono la fame. Gli effetti dei conflitti, oltre alle malattie e alle carestie, distruggono i progressi e nessuno può farcela da solo. Dobbiamo rafforzare il ruolo di chi produce cibo, riconoscendo anche il ruolo delle donne nella produzione alimentare. Dobbiamo anche guardare al futuro rendendo l'agricoltura qualcosa di più attraente per i giovani. Anche i popoli indigeni sono fondamentali e dobbiamo sostenerli per investire nella sicurezza alimentare di tutta l'umanità. I piccoli produttori coltivano la maggior parte del cibo che consumiamo ma li lasciamo ai margini".
"Per celebrare questo evento storico - conclude - trasformiamo le parole in azioni anche grazie all'inaugurazione del museo per l'Alimentazione e l'Agricoltura presso la Fao, grazie alla leadership del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Insieme possiamo condividere e collaborare per un futuro migliore per tutti gli abitanti di questo piccolo pianeta".
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