esteri
13 Ottobre 2025
Roma, 13 ott. (Adnkronos) - I soldi spesi in armi mentre milioni di persone muoiono di fame sono "una vergogna per l’umanità". Lo dice al Corriere della Sera il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, a Roma per partecipare al Forum mondiale dell’alimentazione della Fao, durante il quale "chiariremo che la fame e la povertà non sono il risultato della scarsità bensì il frutto di una scelta politica. Nel 2024 le spese militari hanno registrato il maggiore aumento dalla fine della Guerra fredda, raggiungendo i 2,7 trilioni di dollari. Allo stesso tempo 673 milioni di persone soffrono la fame. Questa situazione continua a essere una vergogna per l’umanità, anche se si è verificato un piccolo miglioramento al quale il Brasile ha contribuito. Più di 26,5 milioni di brasiliani hanno lasciato la condizione di grave insicurezza alimentare nel 2023 e 2024".
"Vogliamo che tutti i Paesi seguano questa strada, così da poter eradicare la fame nel mondo - afferma Lula - La Fao, che celebra i suoi 80 anni e ha una lunga storia di iniziative di grande successo, è fondamentale in questo grande sforzo per restituire dignità a milioni di persone affamate". Il presidente brasiliano parla poi del proprio rapporto con il suo omologo americano: "Ho avuto due ottimi contatti con il presidente Trump, prima a New York e, la settimana scorsa, per telefono. Sono state conversazioni molto amichevoli tra due presidenti esperti dei due Paesi che rappresentano le più grandi democrazie dell’Occidente. Ora i nostri team stanno lavorando per organizzare un incontro di persona. La verità è che il Brasile è sempre stato aperto al dialogo e alla negoziazione mantenendo una posizione molto chiara: la nostra democrazia e la nostra sovranità non sono negoziabili. Sono convinto che alcune decisioni del presidente Trump siano state prese sulla base di informazioni errate che gli erano state fornite sulla situazione politica e sul commercio internazionale del Brasile".
Riguardo il processo a Bolsonaro, che Trump ha definito una "caccia alle streghe", Lula afferma: "In Brasile garantiamo il rispetto della nostra Costituzione che stabilisce l’indipendenza dei tre poteri. Nessuno — né io, come presidente della Repubblica, né qualsiasi altra persona — può deviare una corte di giudici dal suo compito di far rispettare la legge. E questo non è un principio inventato in Brasile: è alla base anche della Costituzione statunitense e di tutte le grandi democrazie. La nostra Corte Suprema ha condotto un processo accurato, con prove solide, diritto alla difesa e il dovuto processo legale. C’è stato un tentativo di colpo di Stato in Brasile e un piano per assassinare me, il vicepresidente e un giudice della Corte Suprema. Tutto ciò è documentato ed è stato dichiarato dalle stesse persone che hanno partecipato a quel crimine. Ora, per la prima volta in 525 anni di storia, un ex capo di Stato è stato condannato per un’azione golpista. Questo servirà da esempio affinché nessuno osi più attentare contro lo Stato democratico di diritto in Brasile".
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