politica
09 Ottobre 2025
Roma, 9 ott. (Adnkronos) - "Si scrive Cirielli, si legge Giorgia Meloni: sarà uno scontro diretto tra noi ed il governo. La destra è implosa e i primi a non volere Edmondo Cirielli sono i suoi amici di Forza Italia. È la prova che siamo dinanzi ad una destra senza gruppo dirigente, senza un’idea per la Regione e senza un programma nonostante sia all’opposizione da ben 10 anni. Cercavano un moderato e alla fine hanno scelto il più identitario tra tutti. Cirielli fa parte del governo più antimeridionalista della storia repubblicana e dovrà giustificare ai campani un numero enorme di scelte sbagliate. Per questo gli chiederemo in campagna elettorale cosa pensa del taglio di 3,5 miliardi compiuto dalla Meloni al fondo perequativo infrastutturale, penalizzando i nostri ospedali, le nostre strade e le nostre reti idriche. Gli chiederemo del taglio agli enti locali, che stanno mettendo in difficoltà centinaia di sindaci specie nelle aree interne. Gli chiederemo del taglio a decontribuzione Sud che portava nuovi posti di lavoro, in particolar modo ai giovani. O, ancora, gli chiederemo perché continuano ad opporsi al salario minimo, quando il 37 per cento dei lavoratori dipendenti privati campani guadagna meno di 9 euro l’ora". Così il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino, in una intervista al quotidiano Il Mattino.
"Ma come fa a candidarsi presidente della più grande regione del Sud mentre la sua maggioranza - incalza l'esponente dem - tornerà a votare l’Autonomia differenziata che aumenta i divari tra il Mezzogiorno e il resto del Paese? Hanno disfatto ciò che appena due anni fa avevano costruito: la Zes così non funzionerà e a dirlo non è solo il Pd ma anche Confindustria. Immagino che Cirielli si dimetterà a strettissimo giro. Anzitutto perché avere il viceministro degli Esteri impegnato per la campagna elettorale, con le tante questioni che avvengono nel mondo in questi giorni drammatici, non farebbe onore al nostro Paese".
"Noi siamo pronti da settimane con una candidatura di grande rinnovamento e di profonda umiltà come quella di Roberto Fico - aggiunge Sarracino - con una coalizione larga che ha dimostrato di poter vincere tutte le elezioni possibili nella nostra regione e con un programma che metterà al centro 3 grandi questioni: la sanità a partire da quello che si è fatto sulle liste d’attesa, il trasporto pubblico locale e il lavoro. I moderati sono ben rappresentati e sono protagonisti nella nostra coalizione. Dopo questa candidatura continueranno a venire verso il centrosinistra. E’ chiaro che il voto in Campania assumerà anche un risvolto nazionale. Perché dal Sud può partire un segnale fortissimo - conclude il parlamentare dem - al governo di destra in vista delle ormai prossime elezioni politiche. Abbiamo terminato i tavoli programmatici e ne verrà fuori un ottimo lavoro. C’è inoltre un clima positivo, in cui ci sentiamo tutti candidati. Il nostro avversario è sempre stato il centrodestra e continuerà ad esserlo. La coalizione è assolutamente compatta come lo fu alle ultime amministrative di Napoli".
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