politica
07 Settembre 2025
Roma, 7 set. (Adnkronos) - Proseguire il percorso per il superamento di antichi e laceranti conflitti, rafforzando l'amicizia tra i due popoli, resa ancor più solida dal comune legame con l'Unione europea. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna in Slovenia, per una visita ufficiale che lo vedrà impegnato mercoledì 10 e giovedì 11 settembre prossimi in una serie di incontri e appuntamenti, anche di importante valore simbolico, con l'omologa slovena Nataša Pirc Musar, alla guida del suo Paese dal 23 dicembre del 2022, succedendo a Borut Pahor.
Presidente, quest'ultimo, protagonista e artefice con il Capo dello Stato italiano di numerose iniziative che trovarono il loro culmine il 13 luglio del 2020 nel Bilaterale a Trieste. "La storia -disse Mattarella in quell'occasione- non si cancella e le esperienze dolorose, sofferte dalle popolazioni di queste terre, non si dimenticano. Proprio per questa ragione il tempo presente e l’avvenire chiamano al senso di responsabilità, a compiere una scelta tra fare di quelle sofferenze patite, da una parte e dall’altra, l’unico oggetto dei nostri pensieri, coltivando risentimento e rancore, oppure, al contrario, farne patrimonio comune, nel ricordo e nel rispetto, sviluppando collaborazione, amicizia, condivisione del futuro".
"Al di qua e al di là della frontiera -il cui significato di separazione è ormai, per fortuna, superato per effetto della comune scelta di integrazione nell’Unione europea- sloveni e italiani -affermò ancora il Presidente della Repubblica- sono decisamente per la seconda strada, rivolta al futuro, in nome dei valori oggi comuni: libertà, democrazia, pace".
Quel giorno Mattarella e Pahor resero omaggio, mano nella mano, alla Foiba di Basovizza e al Monumento ai caduti sloveni antifascisti Ferdo Bidovec, Fran Marusic, Zvonimir Milos e Alojzij Valencic, condannati a morte nel 1930. Quindi conferirono a Boris Pahor, scrittore sloveno naturalizzato italiano, rispettivamente l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e l’Ordine per Meriti eccezionali.
Fu quindi firmato il protocollo di restituzione del Narodni Dom, l'edificio che ospitava le associazioni culturali slovene distrutto dalla violenza nazionalista dello squadrismo fascista nel 1920. Un'ulteriore tappa di un percorso iniziato già il 13 luglio del 2010, in occasione del 90/mo anniversario, quando i presidenti italiano, Giorgio Napolitano; sloveno, Danilo Turk; croato, Ivo Josipovic, avevano reso omaggio sempre al Narodni Dom e al Monumento all'Esodo in ricordo dei trecentocinquantamila esuli italiani dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, partecipando poi insieme al concerto "Le vie dell'amicizia", eseguito da un'orchestra composta da giovani musicisti italiani, sloveni e croati diretti da Riccardo Muti.
E sempre del 2020 arrivò la decisione di scegliere Gorizia e Nova Gorica come Capitale europea della Cultura 2025 con il progetto 'Go! Borderless', "meraviglioso esempio -commentarono Mattarella e Pahor- della costruzione di un futuro comune nell’Unione europea".
La consuetudine tra i due Capi di Stato e il comune impegno sempre intenso per rafforzare l'amicizia tra italiani e sloveni, ha trovato suggello nella decisione di conferire loro la laurea honoris causa da parte dell'Università di Trieste nel 2024 e il premio 'Santi Ilario e Taziano-Città di Gorizia' nel marzo scorso.
E il rapporto che ha legato Mattarella e Pahor e i rispettivi popoli e i presupposti che ne costituiscono la base, continuano ad essere alimentati anche dopo l'elezione al vertice della Repubblica slovena di Natasa Pirc Musar, come testimonia la presenza del Capo dello Stato italiano nel febbraio del 2024 alle celebrazioni per il ventennale dell'adesione della Slovenia all'Unione europea.
La Presidente slovena per due volte è stata ospite al Quirinale nel maggio del 2023 e nel dicembre del 2024, mentre a febbraio di quest'anno i due Capi di Stato insieme hanno inaugurato Gorizia-Nova Gorica 'Prima Capitale europea della cultura transfrontaliera Go! 2025'.
Mercoledì la visita ufficiale di Mattarella, che inizierà nel pomeriggio a Lubiana con l'incontro con Pirc Musar. Quindi il Capo dello Stato vedrà il Primo ministro sloveno, Robert Golob, e il presidente dell'Assemblea nazionale, Urska Klakocar Zupancic.
Particolarmente significativi gli appuntamenti in programma a Capodistria giovedì, quando i due Capi di Stato parteciperanno in mattinata all'inaugurazione dell'edificio ristrutturato del Collegio dei nobili, che ospita la scuola italiana primaria e secondaria. Quindi incontreranno la comunità italiana, mentre nel pomeriggio parteciperanno alla seduta solenne del Consiglio comunale. Infine la visita alla Cattedrale dell'Assunzione della Vergine Maria.
La testimonianza della necessità e dell'importanza dello sforzo continuo per seppellire antichi rancori e guardare ad un orizzonte di amicizia nella comune causa europea, specie di fronte al periodico riaffiorare delle cicatrici del passato. Sono di questi giorni le polemiche da parte di alcuni esponenti di centrodestra per la decisione dei Frati Minori conventuali di riportare a Pirano la Pala di Vittore Carpaccio ('Madonna col Bambino, con i Santi Ambrogio, Pietro, Francesca, Antonio, Chiara, Giorgio e due Angeli musicanti') attualmente custodita al Museo Antoniano di Padova, dove fu portata dagli stessi Frati nel 1943, durante la seconda Guerra mondiale, quando Pirano faceva parte dell'Istria italiana.
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