Fiat lancia la 600 e Topolino, prodotti però in Polonia e Marocco: altro che trionfo dell'Italia

Elkann ha recentemente annunziato al Lingotto di Torino che tornano a essere prodotte la nuova 600 e la Topolino. Ovviamente l'annuncio è stato trasfigurato dai quotidiani più venduti d'Italia come il trionfo italiano per eccellenza, come il ritorno della grandezza italica che finalmente riconquista la propria capacità di produrre ed innovare. Peccato tuttavia che si siano dimenticati di insistere sul fatto, che pure veniva detto negli articoli di cui sopra, che le nuove produzioni avverranno in Polonia e in Marocco, non certo in Italia. Siamo davvero sicuri che sia il trionfo dell'Italia dunque? E che sia una notizia da leggersi con giubilo, come viene fatto dai quotidiani più venduti? Siamo ancora una volta al cospetto dei drammi e dei supplizi della globalizzazione neoliberale, che sfrutta l'open space del mercato del regolamentato senza confini come teatro per far valere la logica della valorizzazione illimitata; logica in grazia della quale la produzione viene traslata ove convenga per i salari più bassi e per le condizioni più favorevoli per il capitale. Insomma, sembra che, a un'analisi meno superficiale, vi sia realmente poco da festeggiare per l'Italia. Ancora una volta, la globalizzazione neoliberale la colpisce senza pietà, o più precisamente senza pietà colpisce i lavoratori e i ceti medi, come ormai abbiamo appreso essere tipico e inevitabile scenario della globalizzazione stessa.

Di Diego Fusaro.