Auto, BYD punta sulla Spagna per l’apertura della sua terza fabbrica europea dopo Ungheria e Turchia, costi contenuti e rete di energia pulita

Sembra restare fuori dai progetti BYD l’apertura di una sede in Italia. La società si appresta però ad espandere sempre più le proprie carte in Europa. In Spagna il prossimo progetto di fabbrica

I progetti della multinazionale BYD sono in forte espansione. La cartina commerciale si estende a macchia d’olio in Europa e stavolta mette un tassello importante in Spagna, dove vorrebbe aprire la sua terza fabbrica europea dopo Ungheria e Turchia. Quanto all’Italia come possibile ampliamento, l'azienda automobilistica cinese non pensa attualmente ad un coinvolgimento del nostro Paese. Il costo dell’energia in Italia e in Germania sarebbe difatti troppo alto rispetto ai colleghi europei. Tuttavia nulla è escluso.

Auto, BYD punta sulla Spagna per l’apertura della sua terza fabbrica europea dopo Ungheria e Turchia

L’azienda multinazionale cinese della BYD, dopo l’apertura in Turchia e in Ungheria, pensa di espandere il proprio orizzonte commerciale in una terza sede, e guarda con interesse al paese iberico. Ma perché la Spagna? Lo Stato spagnolo dispone di ottime infrastrutture, all’avanguardia e di recente costruzione, un forte settore manufatturiero e un costo basso dell’energia, che sosterebbe la produzione dell’ente. La Spagna si aggiudica anche un posto in vetta ai Paesi che dispongono di fonti rinnovabili.

La catena sarebbe stata persuasa proprio da questo aspetto, puntando da sempre sulla fornitura a bassa emissione, che è proprio alla base della produzione BYD. Inoltre, c'è anche il fattore riguardante la riduzione della dipendenza dalla Cina, manovra che aggirerebbe i dazi commerciali introdotti da Bruxelles per la tutela dell’industria automobilistica. Nei primi otto mesi del 2025, le vendite BYD in Europa sono cresciute del 280%. Il cavallo di battaglia restano i modelli ibridi o totalmente elettrici. 

Le sedi europee in Ungheria e Turchia

Per quanto concerne le altre due sedi europee, sembrerebbe che i piani ungheresi siano stati messi in stand-by. L'impianto ungherese che sarebbe dovuto entrare in funzione già nella seconda metà del 2025 non inizierà ad assemblare veicoli prima del 2026 e, in ogni caso, si fermerà a poche decine di migliaia di veicoli l'anno. Se l’Ungheria aspetta il 2027 per dare frutto al piano imprenditoriale auspicato, accelerano i lavori per l’hub turco. La BYD sta investendo infatti 1 miliardo di euro in Turchia. Le attività produttive dovrebbero partire alla fine del 2026 con una capacità annua di 150 mila veicoli, ma già nel 2027 i volumi dovrebbero superarne il prospetto, per poi aumentare l’anno successivo.