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Fondazione Amplifon, al via il progetto "Ciao!" anche in Australia per inclusione sociale degli anziani; yoga e viaggi le attività

Holland, presidente Fondazione Amplifon:" Proseguiamo il nostro percorso di internazionalizzazione, orgogliosi di portare in Australia progetti di inclusione"

11 Luglio 2024

Fondazione Amplifon, al via il progetto "Ciao!" anche in Australia per inclusione sociale degli anziani; yoga e viaggi le attività

Progetto "Ciao!" di Fondazione Amplifon

La Fondazione Amplifon arriva in Australia. Supera il confine europeo, portando a Melbourne le attività di inclusione sociale del progetto “Ciao!” per mettere in connessione i circa 600 anziani ospiti di sei strutture della regione Victoria, Melbourne, creando per loro occasioni di intrattenimento e socialità. L’iniziativa coinvolge circa 20.000 persone in oltre 200 strutture in Italia, lo scorso anno è sbarcata in Portogallo. 

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la Monash University di Melbourne, che si occupa della relazione con i partner locali e della valutazione dell’impatto progettuale, e con la filiale australiana di Amplifon, i cui dipendenti potranno donare il proprio tempo per attività di volontariato con gli anziani.

Così commenta Susan Carol Holland, presidente di Fondazione Amplifon:

“Con questa nuova iniziativa proseguiamo il percorso di internazionalizzazione della nostra Fondazione e, per la prima volta, superiamo i confini europei, in linea con il DNA di Amplifon. Siamo molto orgogliosi di portare anche in Australia i nostri progetti di inclusione sociale degli anziani avviati con successo già in Italia e Portogallo e di consentire ai dipendenti locali del gruppo Amplifon di avere un impatto positivo sulla vita delle persone anche attraverso attività di volontariato”.

Come nasce il progetto "Ciao!"

Nel 2020 ha preso il via  il progetto “Ciao!”, in piena pandemia, per ovviare all’isolamento a cui erano costretti gli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali (RSA), facilitando i rapporti con le famiglie e le occasioni di intrattenimento e svago. Grazie a questa iniziativa, le case di riposo possono dotarsi delle migliori tecnologie di video connessione sul mercato per consentire una relazione piena ed emozionale tra gli anziani e i loro familiari, favorendo nuove opportunità di coinvolgimento attivo tramite attività ricreative come teatro, musica, yoga, viaggi virtuali e molto altro. Dopo il successo dell’iniziativa in Italia, e poi anche in Portogallo, arriva anche questa nuova fase del progetto nella regione Asia-Pacifico. 

"Ciao!" arriva in Australia

Amplifon opera in Australia dal 1997. La società, il cui quartier generale si trova a Melbourne, è presente nel paese con più di 430 negozi e oltre 1.600 persone.

“Abbiamo deciso di avviare il progetto “Ciao!” in Australia sulla scorta dell’esperienza di successo che abbiamo vissuto prima in Italia, dove in poco più di tre anni abbiamo coinvolto circa 200 residenze in tutto il paese e circa 20.000 anziani, e poi in Portogallo. Questa iniziativa, che è aperta a tutte le strutture che volessero farne parte, dimostra come grazie alla combinazione virtuosa di nuove tecnologie e creatività sia possibile creare nuove opportunità di relazione e inclusione sociale gli anziani, soprattutto per coloro che vivono nelle residenze sanitarie” spiega Maria Cristina Ferradini, consigliera delegata di Fondazione Amplifon.

Le prime attività in partenza saranno lo yoga e i viaggi virtuali. Gli schermi verranno usati anche per la comunicazione tra i residenti e le loro famiglie, le comunità di riferimento o le altre strutture, oltre che per sessioni individuali di telemedicina, riabilitazione e attività fisica, o per agevolare il contatto con organizzazioni legali, sociali, culturali e religiose.

In Australia, oltre 200.000 persone sono ospiti di una delle oltre 2.600 strutture residenziali per anziani del paese. Un’indagine della Royal Commission in Aged Care Quality and Safety su oltre 10.000 australiani sottolinea la necessità di creare occasioni di relazione per gli anziani ospiti delle strutture assistenziali, in modo che possano sentirsi meno soli e più felici.

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