Il Giornale agli Angelucci, confermata l'acquisizione del 70%, a Paolo Berlusconi il restante 30%. Finiscono i tentennamenti del Cavaliere

Come anticipato da Il Giornale d'Italia, Il Giornale passa alla famiglia degli Angelucci: l’accordo tra i due gruppi editoriali è stato comunicato al Cdr della testata. Le azioni trasferite a giugno

Il Giornale passa sotto il controllo della famiglia Angelucci. Formalmente per il passaggio delle quote servirà del tempo, ma ormai la decisione è stata presa tanto che  la notizia è stata comunicata al comitato di redazione della testata giornalistica, che ha poi successivamente informato i colleghi di redazione. Come anticipato da Il Giornale d'Italia, la testata del Cavaliere passa ufficialmente, dopo mesi di trattative nelle mani della famiglia che aggiunge un nuovo tassello al proprio mosaico editoriale. 

 

L'accordo segue una prima intesa che era stata firmata nei mesi scorsi, anche se rispetto alla operazione iniziale, che avrebbe previsto l'acquisto del 100% delle quote, l'intesa finale prevede che l'attuale editore Paolo Berlusconi rimanga nel capitale della società con una partecipazione del 30%. Il contratto dovrebbe entrare in vigore tra qualche settimana, presumibilmente entro la fine di aprile, poi sarà soggetto a una valutazione di circa 60 giorni da parte dell'Agcom e infine diventare effettivo con il passaggio delle quote, che quindi presumibilmente avverrà in estate, tra giugno e luglio.

 

Le indecisioni di Silvio Berlusconi
 

La cessione era nell'aria da tempo, anche se erano circolate indiscrezioni su un ripensamento da parte di Silvio Berlusconi, che invece alla fine sarebbe stato convinto a cedere Il Giornale. Da quello che filtra peraltro l'eventuale passo indietro, si legge su MF-MilanoFinanza, a fronte di impegni già firmati, avrebbe potuto far scattare delle penali in favore di Angelucci. Il Cdr della testata ieri ha informato di aver incontrato l'amministratore delegato Andrea Favari che avrebbe sostanzialmente confermato la trattativa, specificando però che la Pbf di Paolo Berlusconi (fratello del numero uno di Forza Italia) oltre a mantenere una quota di minoranza (appunto il 30%) avrà anche una rappresentanza nel nuovo cda.

  

In parallelo invece, come anticipato da Il Giornale d'Italia,  sono stati seccamente smentiti da Maurizio Belpietro i rumors secondo cui sempre Antonio Angelucci avrebbe raggiunto un accordo per acquisire anche il controllo de La Verità. Angelucci è proprietario della holding Tosinvest, cui fa capo la società Tosinvest Sanità, che gestisce una lunga serie di ospedali, centri di riabilitazione, case di cura e poliambulatori nel centro-sud Italia. L’imprenditore è già editore sia de Il Tempo sia di Libero e l’acquisto del Giornale va così ad arricchire la presenza nella galassia di testate che rappresentano il centro-destra italiano. Una presenza che se fosse stata confermata anche la trattativa per la Verità avrebbe implicato il completo controllo dell’editoria di centro-destra del Paese.