Canazei, piccolo comune trentino di 2000 abitanti nel cuore delle Dolomiti, sta accogliendo in questi giorni più di 15 mila turisti, soprattutto sciatori e snowboardisti ma anche semplici amanti della montagna. Il centro del paese che spicca per pulizia e cura offre scenari fiabeschi, un ruscello gelido con l’acqua limpida fa da sfondo a selfie imperdibili. Poco più in là una grande cascata di ghiaccio attrae l’attenzione delle comitive che affollano la piazzetta, le vette rocciose e imbiancate a fare da contorno. Proprio nelle prossime ore si attende, con gioia, il ritorno della neve.
“Mi sento il custode dei sacrifici di più generazioni che mi hanno preceduto” esordisce così Walter Nicolodi, il Presidente di Union hotels Dolomiti che assieme alle sorelle Monica e Wilma e con figli e nipoti gestisce varie strutture alberghiere della Val di Fassa. Una storia imprenditoriale che è iniziata 80 anni fa e si è evoluta, adattandosi ai cambiamenti dei tempi.
“Questo è un periodo di grande fermento, nei prossimi giorni si andrà verso il tutto esaurito nei nostri hotel” – spiega Nicolodi - “In generale le prospettive per l’intera stagione si preannunciano buone anche se ci sarà un piccolo rincaro dei prezzi rispetto allo scorso anno soprattutto legato all’incremento dei costi dell’energia e alle spese più in generale”.
“Il turismo della montagna negli ultimi anni è cambiato" - spiega - "la permanenza media della clientela italiana si è ridotta a 3/4 giorni, la classica settimana bianca è ormai quasi un’eccezione”.
L’aria di Walter Nicolodi è quella di un imprenditore saggio che negli anni ha dovuto misurarsi con tante sfide. “Il reperimento del personale rappresenta una oggettiva difficoltà per tutto il comparto turistico" –dice Nicolodi - "noi abbiamo cercato di far fronte a questo problema fidelizzando i nostri collaboratori, mettendo al centro il loro benessere e la loro soddisfazione da tutti i punti di vista e i risultati che sono buoni, abbiamo molti dipendenti che lavorano con noi da decenni”.
Chissà quante persone saranno passate negli anni negli alberghi di famiglia: “Ogni anno abbiamo il piacere di accogliere e ospitare migliaia di persone– ci confida l’imprenditore -in questo periodo fino all’Epifania ci sono soprattutto italiani ma non mancano gli stranieri che per ovvi motivi si trattengono qualche giorno in più, di norma una settimana. Molti vengono dall’Inghilterra, dai paesi scandinavi, dal centro ed est Europa ma anche da Stati Uniti, e dall'Oriente, in particolare Giappone, Corea del sud e Taiwan. Fanno solitamente un lungo tour in Italia e altri Paesi europei e scelgono di visitare anche le nostre Dolomiti".
Negli ultimi anni c'è anche una novità importante per far fronte alla concorrenza dei fondi internazionali che stanno investendo in Trentino e non solo. Nicolodi, assieme ad altri albergatori della zona, ha dato vita a una public company a capitale diffuso per sostenere le attività e valorizzare il patrimonio culturale e sociale attraverso servizi turistici di qualità, promuovendo un turismo sostenibile che porti benefici economici per l'intera comunità.
A.C.
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