08 Giugno 2023
Smart working, fonte: imagoeconomica
Il governo ha dato il via libera alla proroga dello smart working fino al 31 dicembre 2023 per due categorie: fragili e genitori di figli under 14, per quest'ultimi solo nel settore privato. Arriva così il via libera dopo l'emendamento al decreto lavoro presentato da Paola Mancini in quota FdI. L'esecutivo sta cercando di capire se possano esserci spiragli anche per i lavoratori con figli under 14 nel settore pubblico.
L'ipotesi si proroga di smart working girava già da qualche giorno. L'approvazione dell'emendamento è stato reso noto dalla stessa Mancini. Il decreto lavoro all'esame della commissione Affari sociali del Senato, in attesa dell'approvazione in conversione legge prevede al suo interno altri sei mesi di proroga previste oltre la data di scadenza fissata al 30 giugno dal decreto Milleproroghe. Per quanto riguarda una eventuale proroga per i fragili nel settore pubblico è in corso un approfondimento per verificare le coperture e la decisione verrà presa martedì.
Nulla da fare per il M5s che vede bocciato il proprio emendamento che equiparava l'assenza per malattia di alcune categorie di lavoratori con malattie gravi al ricovero ospedaliero, evitando che scattasse il licenziamento per superamento dei limiti fissati dalla legge e dai contratti collettivi. Una norma introdotta ad inizio pandemia e che aveva l'obiettivo di salvaguardare i malati di cancro, o dipendenti da terapie salva-vita evitando che venissero licenziati nel caso di assenza da lavoro per prevenire il contagio da Covid.
Approvato invece quello relativo alla detassazone al 100% del lavoro domestico: questo prevede per gli anni 2023, 2024, 2025 un esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo di 3mila euro annui, per 36 mesi, in caso di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico.
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