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Smart working per i fragili, proroga fino al 31 marzo 2023: esclusi i genitori di figli under 14

Salta la norma che includeva anche i genitori di figli con meno di 14 anni, mentre un emendamento prevede la proroga per immunodepressi, pazienti oncologici, con terapie salvavita in corso, o disabili gravi

21 Dicembre 2022

Smart working pro e contro: italiani più produttivi, ma cala l'innovazione

Lavoro (fonte foto Pixabay)

Il governo ha deciso, lo smart working vedrà una proroga fino al 31 marzo 2023 ma solo per i fragili: esclusi dalla manovra i genitori di figli under 14. La norma varrà sia nel pubblico che nel privato, mentre i lavoratori coinvolti potranno esercitare anche un'altra mansione se necessario. Nell'emendamento presentato si riporta che il datore di lavoro assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile "anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento".

Smart working per i fragili, proroga fino al 2023: ma non per genitori di under 14

L'emendamento riguardante la proroga dello smart working per i fragili è stato approvato in Commissione Bilancio. Sono ore concitate infatti affinché si rispettino i temi e venga consegnata la manovra entro la fine dell'anno. Scompare invece la possibilità di poter continuare a lavorare da casa per i genitori di figli con meno di 14 anni. Per questa categoria, termine di scadenza il 31 dicembre. Lo smart working, meglio noto come lavoro agile, specie con l'avvento della pandemia, ha preso piede in tutto il mondo in maniera sempre più importante, sostituendo di fatto il lavoro da ufficio per certe attività.

Chi sono i fragili? 

Come detto la proroga sullo smart working prevede solamente i fragili. Questi, sono coloro che dietro certificazione medica, risultano immunodepressi, pazienti oncologici, con terapie salvavita in corso, o disabili gravi. In poche parole, lavoratori che a cause di patologie gravose, restando a contatto con gli altri soprattutto in questo periodo, potrebbe contrarre il covid-19 e dunque danneggiare ulteriormente la propria salute.

La fragilità del lavoratore dipende:

dall’età;
dalle patologie pregresse, che incrementano la sua vulnerabilità. 

L’età avanzata (>55 anni) e la presenza di più di una patologia rappresentano in conclusione “aggravanti”, mentre sono meno rilevanti le situazioni ben compensate e sotto efficace controllo farmacologico.

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