Simone Moro, ex ciclista morto per malore improvviso alla guida di ritorno da un escursione, aveva 27 anni
Il trevigiano piange la scomparsa di un altro giovane, Simone Moro, colpito da un malore a soli 27 anni nella sua auto. Appassionato di ciclismo era di ritorno a casa da un escursione quando all'improvviso si accascia al volante.
Simone Moro, un giovane d 27 anni, non ha avuto la possibilità di raccontare ai suoi familiari la sua ultima escursione in montagna: “Ti faccio vedere le foto sul Monte Civetta” ha detto con entusiasmo al papà Franco mentre tornava in auto. Stava ritornando a casa, insieme ad un amico - dalle montagne Bellunesi - guidando lungo le Mire a Tarzo, quando ha un malore improvviso. Quando si è diffusa la notizia, molti utenti hanno fatto ricerche sul web per capire se ci potesse essere una correlazione tra il malore improvviso e il vaccino Covid. Tuttavia per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse. Durante la tragedia, il giovane è però riuscito ad accostare e l'amico a chiamare immediatamente il 118. Il soccorso dell'amico e i tentativi di rianimazione dei sanitari del Suem 118, che sono intervenuti sabato sera, non sono riusciti a salvare la vita del giovane ciclista. Le sue condizioni sono apparse da subito gravi. Trasportato in elicottero all'ospedale Ca' Foncello di Treviso è deceduto la mattina del 19 agosto.
La passione per il ciclismo
La carriera ciclistica era iniziata molto presto nello Sprint Vidor fino alla categoria allievi. Nel 2014 era passato negli juniores con la Selle Italia Cieffe; nel 2015 con la NorthWave con Franco Lampugnari (diesse e general manager della Uc Trevigiani). Poi da under nel 2016 con la Northwave di Gian Piero Forcolin (general manager dell Solme Olmo), fino al 2018 quando ha smesso di correre. Simone era molto conosciuto nella comunità, ha da sempre fatto il giardiniere e tre anni fa aveva aperto anche la propria attività, la “Moro Giardini”.
La famiglia richiede l'autopsia e acconsente alla donazione degli organi
Da quanto trapelato, sembra che Simone non soffrisse di particolari disturbi cardiaci. La famiglia richiede l'autopsia per capire le esatte cause dell'improvviso decesso. L'ultimo atto di generosità del giovane, proprio come avrebbe voluto lui, è stata la donazione dei suoi organi. “Era il suo volere, domenica è stato sottoposto al prelievo degli organi. Non sappiamo quali, sicuramente le cornee. Continuerà a vivere negli occhi e in altri organi in altre persone. Simone è sempre stato una persona altruista e generosa” afferma il padre.