Israele, detenute palestinesi aggredite da guardie nel carcere Demon ad Haifa, Ufficio dei Prigionieri: “È la quarta volta in un mese”

Nel carcere di Damon, ad Haifa, le detenute palestinesi sono state nuovamente aggredite e umiliate dalle guardie israeliane. A denunciarlo è l’Ufficio dei Prigionieri Palestinesi, che parla di una pratica sistematica e riferisce che si tratta della “quarta volta in un mese”, con diverse donne rimaste ferite

Nel carcere di Damon ad Haifa le detenute palestinesi sono state nuovamente aggredite dalle guardie israeliane. Queste donne sono state aggredite ripetutamente ed umiliate. A denunciarlo è l’Ufficio dei Prigionieri Palestinesi, che parla di una pratica sistematica e riferisce che si tratta della "quarta volta in un mese", con diverse donne rimaste ferite.

Israele, detenute palestinesi aggredite da guardie nel carcere Demon ad Haifa, ufficio dei prigionieri: “È la quarta volta in un mese”

L’Ufficio Stampa dei Prigionieri Palestinesi ha reso noto che le guardie del carcere di Damon, ad Haifa, hanno costretto le donne palestinesi detenute a uscire nel cortile della prigione, ordinando loro di sedersi a terra. Secondo la denuncia, alle prigioniere sarebbe stato rimosso il velo e sarebbero seguite aggressioni fisiche dirette. La dichiarazione parla anche dell’uso di cani sguinzagliati contro le detenute e del lancio di granate stordenti all’interno dell’area carceraria. L’ufficio definisce quanto accaduto una "flagrante violazione del diritto umanitario e delle norme internazionali", sottolineando che le aggressioni si sarebbero ripetute in quattro diverse occasioni nel solo mese di dicembre, causando ferite a più prigioniere.

Torture e abusi nelle carceri israeliane: le testimonianze degli ex detenuti palestinesi

Le accuse sul carcere di Damon si inseriscono in un quadro più ampio di denunce che emergono dalle testimonianze di ex prigionieri palestinesi liberati. Sempre più racconti parlano di torture, abusi fisici e violenze sessuali all’interno delle carceri israeliane, in particolare nei penitenziari dell’area di Tel Aviv e nei centri di detenzione militari. Ex detenuti descrivono il sistema carcerario come un sistema di violenze strutturali: "Ci hanno trattato come animali, senza pietà né rispetto per la vita umana", ha raccontato uno di loro, spiegando che i prigionieri venivano spesso spogliati, legati e sottoposti a minacce fisiche e sessuali. Altri ex detenuti hanno riferito di essere stato torturato con oggetti contundenti "mentre le guardie ridevano". Alcuni hanno denunciato anche stupri compiuti da soldati dell’Idf e da cani aizzati contro i prigionieri.

Secondo Physicians for Human Rights Israel, i casi documentati di abusi sessuali sarebbero "centinaia". Il direttore dell’organizzazione, Naji Abbas, ha dichiarato: "Abbiamo visto corpi con lividi, ossa rotte e ferite compatibili con abusi estremi". Denunce simili emergono anche dai rapporti di B’Tselem e Amnesty International, che parlano di "un sistema carcerario trasformato in rete di tortura".