Consiglio Ue boccia confisca asset russi, no di Ungheria, Repubblica Ceca, Belgio e Italia, sì di Germania e Francia, ma ok a prestito da 90 mld€ a Kiev

Niente da fare per la confisca degli asset russi. Inutile il pressing della Germania, che nella giornata ieri aveva insistito sul tema: "Unica opzione possibile per sostenere Ucraina, altri Stati ci seguano"

Il Consiglio Ue boccia la confisca degli asset russi dopo il no di Ungheria, Repubblica Ceca, Belgio e Italia. La Germania era il Paese europeo a spingere di più in questo senso, assieme alla Francia, ma alla fine, secondo Meloni, ha "prevalso il buon senso". Tuttavia, l'Ue insiste e dà comunque il via libera ad un prestito da 90 miliardi di euro a tasso zero all'Ucraina col debito comune. Bruxelles continua a prolungare la guerra e ad allontanare un processo di pace. La decisione è stata approvata all'unanimità ma il prestito "non comporterà alcun obbligo finanziario per la Repubblica Ceca, l'Ungheria e la Slovacchia".

Consiglio Ue boccia confisca asset russi, no di Ungheria, Repubblica Ceca, Belgio e Italia, sì di Germania e Francia

Niente da fare per la confisca degli asset russi. Inutile il pressing della Germania, che nella giornata ieri aveva insistito sul tema: "Unica opzione possibile per sostenere Ucraina, altri Stati ci seguano". Un appello che però non è stato ascoltato, visto che l'idea della confisca e dell'utilizzo è stata accantonata. Una sconfitta politica non solo per il cancelliere ma anche per Ursula von der Leyen, tra le primi esponenti nel continuare a fare la guerra al "nemico inesistente russo". Anche se non è scartata l'ipotesi che potrebbero essere impiegati in futuro per ripagare questo prestito da 90 miliardi se la Russia. L'Ue ha infatti deciso di sostenere l'Ucraina per il 2026 e 2027 con un prestito da 90 miliardi, attraverso debito comune.

Meloni: “Ha prevalso il buon senso”

Diverse le dichiarazioni arrivate dopo l'accordo, tra cui quella della premier Meloni, che già durante le comunicazioni alla Camera e al Senato si era posta contro l'uso degli asset russi: "Sono soddisfatta dei risultati di questo Consiglio europeo nei quali ho portato le posizioni alle quali chiaramente ero obbligata dalla risoluzione parlamentare e dalla posizione che abbiamo portato ieri in Parlamento, particolarmente su due temi che per noi erano importanti. Il primo era quello di garantire il necessario supporto all’Ucraina per i prossimi due anni, ma di farlo con una soluzione sostenibile sul piano giuridico e sul piano finanziario. E sono contenta che abbia prevalso il buon senso, che si sia riusciti a garantire le risorse che sono necessarie ma a farlo con una soluzione e una base solida sul piano giuridico e finanziario".

"Il tema degli asset rimane nelle conclusioni. La decisione più importante sulla questione degli asset l’abbiamo già presa qualche giorno fa quando abbiamo immobilizzato gli asset garantendo che non vengano restituiti. Nelle conclusioni viene detto che l’Unione europea, e seguendo quella che è la normativa, lo stato di diritto si riserva anche di considerare l’uso di questi asset soprattutto per ripagare il prestito che dovrà fare. Ma questo è un lavoro che deve ancora andare avanti".