Namibia, consigliere Adolf Hitler Uunona si ricandida a elezioni locali: "Stop discriminazioni e pro diritti civili, il mio nome? Retaggio coloniale"
Un nome "particolare", ma che nulla ha a che vedere con le sue ideologie: il 59enne Adolf Hitler Uunona è il favorito per un nuovo mandato nel collegio di Ompundja. Il riferimento al Fuhrer è solo casuale: segno di un passato storico-coloniale che riaffiora
Adolf Hitler Uunona è pronto ad assicurarsi un nuovo mandato per le elezioni locali in Namibia ora che si è ricandidato dopo aver ottenuto un nettissimo vantaggio in consultazioni precedenti, scalzando di netto lo sfidante con quasi l'85%.
Namibia, consigliere Adolf Hitler Uunona si ricandida a elezioni locali: "Stop discriminazioni e pro diritti civili, il mio nome? Retaggio coloniale"
Uunona è il 59enne politico namibiano con uno dei nomi più "pericolosi" della storia. Ed è concentrata tutta qui, su un "dettaglio" onomastico affatto irrilevante e che ha destato l'attenzione internazionale. Adolf Hitler Uunona, candidato per la rielezione nel collegio namibiano di Ompundja, è un politico ormai navigato. Membro di lunga data dello Swapo - l'Organizzazione Popolare del Sud Ovest Africa, uno dei partiti più longevi rimasto nella scena politica fin dal 1990, anno dell'Indipendenza del Sudafrica -, Uunona non ha nulla a che spartire con l'Hitler austriaco.
Eletto consigliere nel 2004 e assicuratosi poi una rielezione nel 2015 e nel 2020, Uunona si è sempre detto impegnato sulla difesa dei diritti civili, lo sviluppo e la rappresentanza delle comunità rurali, il contrasto alle discriminazioni. Principi che sono poi le colonne portanti dello stesso Swapo, il partito che - come detto - guidò la Namibia alla fine dell'apartheid. Lo stesso Uunona ha negato qualsivoglia collegamento col nazista: il suo nome, ha dichiarato, riflette solo precisi retaggi coloniali di quando cioè la Namibia era sotto dominio tedesco dal 1884 al 1915. Uunona ha inoltre specificato come suo padre ignorasse la storia del leader nazista nel momento in cui gli scelse il nome.
In un'intervista del 2020, Uunona affermò che suo padre "probabilmente non capì cosa rappresentasse Adolf Hitler. Da bambino lo vedevo come un nome assolutamente normale. Crescendo poi ho capito che quest'uomo voleva conquistare il mondo intero". Il nome è dunque Adolf Hitler solo "per caso": nessuna associazione all'ideologia nazista, né a presunti piani di "genocidio o dominio del mondo". Certo, per noi il suo nome è una circostanza curiosa.
E ci ricorda che in Italia esiste una precisa disciplina per l'attribuzione di nomi. La legge in questione (n. 396 del 2000) vieta che i nomi scelti arrechino "pregiudizio morale" al minore o risultino "ridicoli o vergognosi". Esclusi dunque nomi come Adolf Hitler o Lenin, perché potrebbero rappresentare un grave stigma sociale per il minore.