Corruzione Ucraina, Zelensky licenzia ministri della Giustizia Galushchenko e dell’Energia Grynchuk, coinvolti in un giro di tangenti da 100 mln$

Zelensky ha licenziato i ministri della Giustizia Galushchenko e dell’Energia Grynchuk, mentre l'ex presidente Poroshenko chiede dimissioni dell’intero governo

Nuovo risvolto in merito allo scandalo legato alla corruzione in Ucraina: Zelensky ha licenziato il ministro della Giustizia German Galushchenko e la ministra dell’Energia Svitlana Grynchuk, entrambi coinvolti in un giro di tangenti da 100 milioni di dollari. Nel frattempo, l'ex presidente Petro Poroshenko invoca un passo indietro dell’intero governo in seguito allo scandalo di corruzione che ha travolto il settore energetico ucraino.

Corruzione Ucraina, Zelensky licenzia ministri della Giustizia Galushchenko e dell’Energia Grynchuk

Le ultime ore a Kiev sono state segnate da un terremoto politico per via della corruzione in Ucraina. Il premier Yulia Svyrydenko ha annunciato la sospensione di Galushchenko “per la durata delle indagini”, dopo che le agenzie anticorruzione NABU e SAP hanno rivelato un sistema di tangenti e riciclaggio da oltre 100 milioni di dollari legato agli appalti della compagnia statale Energoatom.

In un messaggio pubblicato su Telegram, Zelensky ha spiegato la decisione di rimuovere i due ministri: “Credo che il ministro della Giustizia e il ministro dell’Energia non possano restare al loro posto. È una questione di fiducia. Se ci sono accuse, bisogna rispondere immediatamente. Ho chiesto alla premier di far presentare le loro dimissioni”. Il presidente ucraino, in difficoltà palese anche sul campo di battaglia visto che Pokrovsk è vicina alla caduta, ha annunciato la firma imminente di un decreto per imporre sanzioni contro due figure coinvolte nel caso, sottolineando la necessità di “ripulire il sistema” in un momento in cui il Paese affronta blackout, bombardamenti e perdite militari.

Le dimissioni di Grynchuk e la reazione del governo

La ministra dell’Energia Svitlana Grynchuk ha confermato le proprie dimissioni con un post su Facebook, allegando una foto della sua lettera scritta a mano: “Non ci sono state violazioni della legge nell’ambito delle mie attività professionali. Ringrazio il presidente Zelensky per la fiducia dimostrata”.

La premier Yulia Svyrydenko ha reso noto che entrambi i ministri hanno presentato formalmente le proprie richieste di dimissioni alla Verkhovna Rada, mentre le loro funzioni saranno temporaneamente assunte dalla viceministra Liudmyla Sugak.

Poroshenko all’attacco: “Serve una resa dei conti politica”

L’ex presidente Petro Poroshenko, oggi leader dell’opposizione, ha commentato la vicenda, chiedendo non solo la rimozione dei ministri ma le dimissioni dell’intero governo. “Il sistema è marcio dall’interno. Non bastano capri espiatori: serve una svolta politica vera. L’Ucraina non può combattere una guerra e allo stesso tempo essere divorata dalla corruzione”.

L'indagine per giro di tangenti da 100 milioni di dollari

Secondo gli inquirenti, al centro della rete corruttiva vi sarebbe un imprenditore noto con il nome in codice “Carlson”, identificato dal deputato Yaroslav Zheleznyak come Timur Mindich, socio e amico personale di Zelensky. Mindich sarebbe fuggito all’estero pochi giorni prima dell’arrivo dei funzionari NABU alla sua residenza, probabilmente avvertito da una fuga di notizie proveniente dagli uffici della Procura.

Il capo della Procura Alexander Klimenko ha disposto la creazione di una commissione d’inchiesta interna per verificare eventuali violazioni procedurali, mentre tra i principali sospettati per la fuga di informazioni figura il viceprocuratore Andriy Synyuk.