Usa, Trump: "2mila $ a ogni americano con reddito basso con i proventi dei dazi, stiamo riducendo il nostro debito da 37mila mld"

Il presidente degli Usa Donald Trump ha promesso un sussidio da 2.000 dollari per ogni americano finanziato con i proventi dei dazi, ma sulla misura incombe il giudizio della Corte Suprema

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha promesso 2.000 dollari a ogni cittadino americano che non percepisca redditi molto alti. A finanziare questa misura sarebbero i dazi, che hanno fatto incassare miliardi di dollari allo Stato negli ultimi mesi. Pesa però lo scetticismo dei giudici della Corte Suprema, espresso nelle prime audizioni sui casi che contestano a Trump l’utilizzo degli ordini esecutivi per imporre tasse.

Trump promette 2.000 dollari a ogni americano

Mentre il Senato degli Stati Uniti sbloccava lo stallo sullo shutdown, approvando una misura che, se confermata dalla Camera, permetterebbe di finanziare il governo federale fino alla fine di gennaio, Trump ha annunciato il sussidio da 2.000 dollari a ogni americano "tranne quelli con redditi alti".

Per finanziare questa misura verrebbero utilizzati i proventi derivanti dai dazi. Si tratterebbe di una forte ridistribuzione delle risorse dalle aziende importatrici, solitamente manifatturiere o della distribuzione, ai consumatori. Le ultime stime, aggiornate ad agosto, indicavano che i prelievi fiscali delle tariffe doganali sulle aziende americane avevano fruttato allo Stato federale circa 152 miliardi di dollari.

Su questa misura incombe però il giudizio della Corte Suprema. Venerdì 7 novembre i giudici hanno ascoltato le arringhe degli avvocati dello Stato e di quelli che avevano presentato cause contro l’imposizione dei dazi. Tutti i commentatori hanno notato un certo scetticismo nei confronti delle argomentazioni della Casa Bianca.

Alla base dei casi c’è un concetto cardine della Costituzione americana: solo il Congresso può approvare nuove tasse, salvo casi eccezionali. Trump sostiene che i suoi dazi, che sono tasse sulle importazioni delle aziende americane, rientrino in una delle casistiche eccezionali.

I giudici non sembrano però essere d’accordo. Per una decisione potrebbero volerci mesi, ma dalla Casa Bianca sono trapelati i primi commenti su un possibile scenario di bocciatura dei dazi. Oltre ad annullare tutte le tariffe e a far saltare ogni accordo commerciale siglato nel 2025, la Corte Suprema potrebbe obbligare lo Stato federale a restituire più di 100 miliardi di dollari di tasse indebitamente versate dalle imprese.