Almasri arrestato a Tripoli, accusato di torture su detenuti e della morte di uno di loro, Pd e M5s attaccano Meloni: "Chieda scusa"
La carcerazione è stata disposta in via preventiva proprio dopo le indagini relative al decesso di un prigioniero nella Fondazione per la riforma e la riabilitazione, struttura carceraria di Tripoli
Il generale Almasri è stato a arrestato a Tripoli, in Libia, su ordine della procura generale. Il capo della "polizia giudiziaria" libica è accusato di torture nei confronti di dieci detenuti e avrebbe provocato anche la morte di uno di loro. La carcerazione è stata disposta in via preventiva proprio dopo le indagini relative al decesso di un prigioniero nella Fondazione per la riforma e la riabilitazione, struttura carceraria di Tripoli. Almasri era stato arrestato in Italia per via di un mandato di cattura internazionale e poi rimpatriato in Libia lo scorso 21 gennaio 2025. Una settimana fa il tribunale dei ministri ha archiviato definitivamente il processo a carico di Nordio, Piantedosi e Mantovano.
Almasri arrestato a Tripoli, accusato di torture su detenuti e della morte di uno di loro
La Procura generale della Libia ha ordinato la custodia cautelare in carcere del generale libico Osama al Najem, noto come Almasri. Le accuse a suo carico sono quelle di omicidio e violazioni dei diritti umani nei confronti di dieci detenuti. La Procura generale ha deferito Almasri "al giudizio del tribunale", si legge in una nota su Facebook dell'ufficio. Le torture sarebbero state commesse nella Fondazione per la riforma e la riabilitazione, struttura carceraria di Tripoli, e sarebbero state tali da giustificare l'arresto.
Non sono l'indagine interna libica, il nome di Almasri compare anche in un fascicolo della Cpi, la Corte penale internazionale, che ha emesso un mandato di arresto nei suoi confronti il 18 gennaio 2025 per presunti crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi nella prigione di Mitiga, a Tripoli. La Corte sostiene che Almasri sia implicato in violenze, torture e omicidi avvenuti tra il 2015 e il 2024.
Pd e M5s attaccano Meloni
Come spesso accade quando il nome di Almasri viene tirato fuori, Movimento 5 Stelle e Pd ne hanno approfittato per attaccare Meloni, nonostante la premier non abbia nessun ruolo sull'indagine in Libia. Schlein: "Evidentemente per la procura in Libia il diritto internazionale non vale solo fino a un certo punto, come per il governo italiano. Questa è una figura vergognosa a livello internazionale per cui il governo deve chiedere scusa agli italiani".
Conte: "Alla fine Almasri, un torturatore con accuse anche per stupri su bambini, è stato arrestato in Libia. Invece la nostra premier e i nostri ministri lo hanno fatto rientrare a casa con voli di Stato, con la nostra bandiera, calpestando il diritto internazionale e la Corte penale internazionale, il cui Statuto a tutela dei diritti è stato firmato a Roma. Non è questa l'Italia".