Robbie Williams, cancellato concerto ad Istanbul il 7 ottobre per “ragioni di sicurezza”, timori per il sostegno dell’artista ad Israele

“Le autorità cittadine hanno annullato lo spettacolo, nell’interesse della sicurezza pubblica. L’ultima cosa che vorrei è mettere a repentaglio la sicurezza dei miei fan. La loro incolumità viene prima di tutto”, ha scritto Robbie Williams dopo l'annullamento del concerto

Le autorità turche hanno cancellato il concerto di Robbie Williams previsto per il 7 ottobre all’Atakoy Marina di Istanbul, motivando la decisione con “ragioni di sicurezza pubblica”. Alla base dello stop, secondo i media locali, ci sarebbero i timori di possibili proteste legate al passato sostegno dell’artista a Israele. La decisione ha suscitato grande delusione tra i fan turchi, che attendevano la prima esibizione del cantante britannico nella città sul Bosforo. L’evento avrebbe dovuto rappresentare la chiusura del tour mondiale “Britpop”, uno dei più seguiti dell’anno.

Robbie Williams, cancellato concerto ad Istanbul il 7 ottobre per “ragioni di sicurezza”, timori per il sostegno dell’artista ad Israele

Le autorità cittadine hanno annullato lo spettacolo, nell’interesse della sicurezza pubblica. L’ultima cosa che vorrei è mettere a repentaglio la sicurezza dei miei fan. La loro incolumità viene prima di tutto”, ha scritto Robbie Williams in una story Instagram. Il cantante ha poi aggiunto: “Eravamo molto emozionati di suonare a Istanbul per la prima volta e abbiamo scelto appositamente la città come ultimo spettacolo del tour Britpop. Concludere questa serie epica di date davanti ai miei fan turchi era il mio sogno, visti gli stretti legami che la mia famiglia ha con questo meraviglioso paese”.

Williams, sposato con l’attrice di origini turche Ayda Field – il cui padre è musulmano e la madre ebrea – ha voluto infine rivolgere un messaggio di scuse al pubblico locale: “A tutti coloro a Istanbul che volevano unirsi agli 1,2 milioni di persone che quest’anno hanno condiviso con noi questo fenomenale tour, dico: mi dispiace profondamente. Non vedevamo l’ora di assistere a questo spettacolo, ma la decisione di annullarlo è stata al di fuori del nostro controllo”.

Nelle scorse settimane, diverse associazioni avevano chiesto alle autorità turche di vietare l’evento, mentre alcuni gruppi avevano annunciato proteste con lo slogan “Robbie Williams sionista, vattene dalla Turchia”. L’artista, in passato, si era esibito in Israele nonostante gli appelli degli attivisti filopalestinesi a boicottare il Paese.

Robbie Williams, ex membro dei Take That, aveva lasciato il gruppo nel 1995 per intraprendere una carriera solista di enorme successo. Il suo album di debutto Life Thru a Lens (1997) raggiunse la vetta delle classifiche britanniche, seguito da una lunga serie di dischi di successo come I’ve Been Expecting You (1998), Sing When You’re Winning (2000), Escapology (2002), Intensive Care (2005) e Rudebox (2006).

Recentemente, nel podcast I’m ADHD! No You’re Not, il cantante aveva raccontato il suo complesso rapporto con la fama e con le esibizioni dal vivo. “Si potrebbe pensare che uno stadio pieno di persone che ti dichiarano il loro amore possa funzionare, ma qualunque cosa sia, dentro di me, non riesco a sentirla”, aveva confidato. “Questo tour in particolare, a 51 anni, l’ho affrontato in modo diverso perché mi sembra di essere nello spazio per affrontare le cose in modo diverso. Ho un rapporto molto complicato con i tour e le esibizioni dal vivo. La gente dice: ‘Oh, vai in tour? Devi essere davvero, davvero emozionato’. Non proprio. Sono terrorizzato”.

Williams aveva poi aggiunto: “Mi maschero, come se fossi un campione olimpico nel mascherarmi. Sembro pieno di spavalderia, pomposo, compiaciuto e faccio questi grandi gesti, che hanno funzionato per me perché hanno messo la mia faccia sul poster e la gente continua a comprare i biglietti, ma in realtà quello che succede è che mi sento sempre l'opposto, la maggior parte delle volte”.

Nonostante le difficoltà, il cantante aveva concluso quel racconto con una nota di speranza, spiegando di aver finalmente trovato un nuovo equilibrio: con l’esperienza e la maturità, ha detto, ha imparato a godersi il palco “più di quanto non avesse mai percepito quando aveva 30 o 40 anni”.