Venezuela, "Usa rafforzano presenza bellica a Porto Rico per preparare conquista territoriale contro Maduro": le indiscrezioni di pianificatori militari
Gli Stati Uniti starebbero aumentando la militarizzazione di Puerto Rico preparandosi, secondo alcuni informatori, ad un piano più complesso rispetto alla semplice lotta al cartello del narcotraffico
Gli Stati Uniti si starebbero preparando a lanciare "operazioni di conquista territoriale sul territorio del Venezuela". È quanto riporta il Washington Examiner facendo riferimento alle testimonianze di alcuni pianificatori americani.
Venezuela, "Usa rafforzano presenza bellica a Porto Rico per preparare conquista territoriale contro Maduro": le indiscrezioni di pianificatori militari
Tra Venezuela e Stati Uniti l'alta tensione è palpabile. L'amministrazione Trump sta conducendo una battaglia di ostruzione del traffico illegale delle sostanze stupefacenti i cui i principali cartelli della droga in Venezuela, Cartel de los Soles e Tren de Aragua, vanno ricondotti, secondo il tycoon, alla leadership del premier Maduro. Una battaglia che Trump ha dimostrato di portare avanti coi recenti attacchi letali autorizzati contro imbarcazioni venezuelane e con lo schieramento, lo scorso 21 agosto, di tre navi da guerra lanciamissili classe Aegis. Tuttavia, secondo fonti ben informate, gli Stati Uniti starebbero rafforzando la loro presenza bellica più di quanto non sia necessario per una "semplice" operazione anti-droga. A quanto emerge da pianificatori militari sentiti dal Washington Examiner, le forze statunitensi ora riunite sarebbero perfettamente in grado di condurre operazioni di conquista su strutture strategiche - quali porti e aeroporti - del territorio venezuelano. Conquista che permetterebbe agli Usa un più efficace controllo e una preparazione in chiave tanto offensiva quanto difensiva. Oltre che fare sempre più pressing sul regime di Maduro.
Ciò motiverebbe le esercitazioni riprese al largo delle Isole Vergini americane, con sei aviatori tattici nel Mar dei Caraibi. Ma anche la presenza, al largo del Venezuela, di 10 caccia F-35, della 22esima Unità Spedizione dei Marines (con a bordo un contingente di circa 2200 soldati e aerei Harrier a decollo verticale) ed un sottomarino della Marina. In tutto questo, a fungere da base operativa sarebbe Puerto Rico, collocata in linea d'aria ad una distanza di meno 1000 chilometri. Proprio lì, nell'ex base di Roosevelt Roads a Ceiba, gli Usa avevano dispiegato, lo scorso 13 settembre, cinque caccia al punto da scatenare proteste contro la militarizzazione di Porto Rico. Secondo queste fonti dunque, gli Usa sarebbero già pronti a lanciare un'offensiva contro Caracas, forti del supporto di unità di fanteria aviotrasportata, battaglioni e brigate appartenenti cioè al 75esimo Reggimento Ranger e all'82esima Divisione Aviotrasportata. Dunque la battaglia contro la diffusione della droga potrebbe, secondo gli informatori, essere solo la parte più piccola di un progetto Usa più complesso e diversificato, nonostante Trump continui ad insistere: "Non cerco un cambio di regime".