Romania, approvata legge per distruggere droni e velivoli “ostili” che violano spazio aereo del Paese, ministro difesa: “Necessario misura estrema”

Secondo il ministro Ionuț Moșteanu, le 3 fasi, identificazione, inceppamento e intervento, formeranno la spina dorsale della risposta nazionale alle violazioni aeree, ma i dettagli specifici sugli strumenti e sulle tecniche rimangono riservati

La Romania ha approvato una legge che autorizza a distruggere droni e velivoli "ostili" che violano lo spazio aereo nazionale, stringendo i poteri di difesa in un contesto di crescenti tensioni regionali. Il ministro della Difesa ha giustificato la norma come ultima ratio: “Necessario misura estrema”. La procedura operativa sarà articolata in 3 fasi — identificazione, inceppamento e intervento — con molti dettagli tecnici mantenuti riservati per motivi di sicurezza.

Romania, approvata legge per distruggere droni e velivoli “ostili” che violano spazio aereo del Paese, ministro difesa: “Necessario misura estrema”

Il ministero della Difesa di Bucarest, come riportato da Digi24, ha reso noto che la nuova procedura operativa è stata formalizzata dopo un lungo lavoro tecnico e rimane in gran parte classificata per ragioni di sicurezza. Secondo il ministro Ionuț Moșteanu, le 3 fasiidentificazione, inceppamento e intervento — formeranno la spina dorsale della risposta nazionale alle violazioni aeree, ma i dettagli specifici sugli strumenti e sulle tecniche rimangono riservati.

Moșteanu ha inoltre sottolineato che, benché i mezzi letali siano contemplati, questi rappresentano un’extrema ratio: l'uso di armi e la distruzione di un aereo sono stati definiti come una "misura estrema" — sarà impiegata solo dopo che tutte le altre misure saranno fallite. La soglia decisionale varia a seconda della natura del velivolo: per i velivoli militari l'ordine può essere emanato dal comandante dell'operazione in conformità con gli standard NATO; per gli aerei civili, invece, "la decisione finale di abbattere un aereo, come prima, è presa dal ministro della difesa."

Nel quadro della nuova normativa, le istituzioni di difesa terranno e aggiorneranno un elenco di oggetti da proteggere, comprensivo di obiettivi permanenti e temporanei — quest'ultimi inseribili, ad esempio, quando sono presenti funzionari di alto rango in occasione di eventi o visite ufficiali.

La messa a punto della procedura arriva in un contesto di crescenti tensioni: il 13 settembre, durante un attacco russo contro l'Ucraina con droni, un velivolo senza pilota è entrato nello spazio aereo rumeno. In seguito, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato, puntando il dito contro Putin, che un drone russo ha violato lo spazio aereo rumeno ed è rimasto lì per circa 50 minuti, un fatto che ha portato il leader ucraino a invitare l’Occidente a intervenire prima che la situazione degeneri, richiamando il principio della difesa collettiva.

Sullo sfondo delle dichiarazioni ucraine si inseriscono prese di posizione internazionali: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che i paesi membri della NATO dovrebbero abbattere gli aerei russi che violano lo spazio aereo dei membri dell'Alleanza. Il segretario generale della NATO Mark Rutte ha appoggiato l'idea, ma "se necessario".