La Francia riconosce ufficialmente lo Stato Palestina dopo Canada, Australia, Uk e Portogallo, Macron: “Unica soluzione politica in nome della pace”
Da Ramallah, l’Autorità Nazionale Palestinese ha salutato la scelta come una decisione “storica e coraggiosa”, vedendo nel gesto di Parigi un segnale concreto verso l’avvio di una prospettiva politica di lungo termine
La svolta arriva a New York, nel cuore dell’Onu: il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia riconosce ufficialmente lo Stato di Palestina. Una decisione che segue quella di Canada, Australia, Regno Unito e Portogallo e che, nelle parole del capo dell’Eliseo, rappresenta “l’unica soluzione politica in nome della pace”. Un annuncio che ha suscitato un applauso scrosciante dalla sala.
La Francia riconosce ufficialmente lo Stato Palestina dopo Canada, Australia, Uk e Portogallo, Macron: “Unica soluzione politica in nome della pace”
“E' arrivato il tempo di fermare la guerra, il massacro, e' arrivato il tempo della pace” a Gaza e in Medio Oriente, ha dichiarato Macron aprendo la conferenza di alto livello all’Onu sulla soluzione dei due Stati, sottolineando l’“urgenza” di un intervento immediato. Il presidente francese ha ribadito: “Non interromperemo mai la lotta esistenziale contro l’antisemitismo”.
Con fermezza, il leader dell’Eliseo ha scandito le parole più attese: “La Francia dichiara di riconoscere lo Stato di Palestina nell’interesse della pace”. Macron ha spiegato che il riconoscimento vuole ribadire che “i palestinesi non sono gente di troppo sulla Terra”.
Da Ramallah, l’Autorità Nazionale Palestinese ha salutato la scelta come una decisione “storica e coraggiosa”, vedendo nel gesto di Parigi un segnale concreto verso l’avvio di una prospettiva politica di lungo termine.
Macron non ha nascosto le difficoltà del momento, ricordando la gravità della situazione nella Striscia: “Niente giustifica la guerra in corso a Gaza. Niente. Al contrario, tutto ci obbliga a porvi fine definitivamente, visto che non l’abbiamo fatto prima. Dobbiamo farlo per salvare vite umane”.
Il presidente francese ha infine richiamato il principio fondativo delle Nazioni Unite, la promessa di “due stati che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza”.
Nonostante ciò, il quadro rimane drammatico: Israele continua ad espandere il genocidio la sua operazione militare a Gaza City, con la deportazione di oltre 1 milione di palestinesi verso sud.