Djokovic si trasferisce in Grecia, lasciata la Serbia: considerato “traditore” dal governo per il sostegno a studenti in protesta contro presidente Vucic

Djokovic si trasferisce dunque in Grecia. Nole è passato da “eroe nazionale” in Serbia e celebrato in tutto il mondo anche per le sue posizioni sul vaccino Covid, a “traditore”, accusato di schierarsi contro l’establishment governativo per le sue posizioni a sostegno delle proteste degli studenti contro il presidente Vucic. Il tennista avrebbe preso in affitto una residenza di lusso a Glifada

Novak Djokovic si trasferisce in Grecia al posto di rientrare in Serbia. Nole, reduce dall’uscita di scena in semifinale all’US Open, ha infatti scelto di lasciare Belgrado e di stabilirsi ad Atene, alimentando le voci di un trasferimento definitivo. Una decisione che arriva mentre in Serbia è stato bollato da alcuni esponenti governativi cometraditore” della causa per aver espresso in più occasioni sostegno agli studenti che contestano il presidente Vucic e il suo governo.

Djokovic in Grecia, lasciata la Serbia: considerato “traditore” dal governo per il sostegno a studenti in protesta contro presidente Vucic

Dopo settimane di cortei e manifestazioni organizzate dal movimento studentesco, Djokovic non aveva nascosto la propria simpatia gli studenti che chiedevano più democrazia e meno autoritarismo al governo serbo. Dichiarazioni e gesti di sostegno che hanno contribuito a incrinare l’idillio con Belgrado: da “eroe nazionale” celebrato in tutto il mondo anche per le sue posizioni sul vaccino Covid, a personaggio scomodo, accusato di schierarsi contro l’establishment.

A rendere ancora più evidente la distanza tra il campione e la Serbia è stata la scelta di recarsi in Grecia al rientro dall’America, invece che nella sua capitale. Secondo quanto rivelato dal sito greco Proto Thema, Djokovic avrebbe preso in affitto una residenza di lusso a Glifada, iscritto i figli Stefan e Tara in una prestigiosa scuola privata e persino giocato con il primogenito al Kavouri Tennis Club.

Il trasferimento ad Atene non è frutto dell’improvvisazione. Già mesi fa Nole e la moglie avevano visitato istituti privati della capitale greca e avviato la ricerca di una dimora che garantisse pace e sicurezza. L’intenzione, secondo quanto trapela, sarebbe quella di rallentare i ritmi, dedicarsi maggiormente alla famiglia e, al tempo stesso, seguire da vicino la crescita di giovani tennisti.

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla possibilità di accedere alla Greek Golden Visa, il programma che consente la residenza in Grecia a fronte di un investimento immobiliare minimo di 250mila euro. Una cifra ampiamente sostenibile per Djokovic, che continua a incassare decine di milioni di dollari ogni anno.

Nella capitale greca, inoltre, Nole tornerà protagonista sul campo a inizio novembre, quando prenderà parte all’Atp 250 che ha sostituito il torneo di Belgrado, storicamente organizzato dalla sua famiglia.