Usa, Jennifer Lee Wilson di 154 kg si siede sul figlio di 10 anni e lo uccide per asfissia meccanica: condannata a 6 anni di detenzione

La donna 48enne, Jennifer Lee Wilson, ha causato la morte per asfissia meccanica del piccolo Dakota, 10 anni, schiacciandolo col suo corpo per diversi minuti

Tragedia negli Stati Uniti: Jennifer Lee Wilson, 48enne dal peso di 154 kg, si è seduta sul suo figlio affidatario di solamente 10 anni, Dakota Levi Stevens, per "punirlo". Il bambino è morto per asfissia meccanica. La donna è stata poi condannata a 6 anni di detenzione per l'omicidio del piccolo.

Usa, Jennifer Lee Wilson di 154 kg si siede sul figlio di 10 anni e lo uccide per asfissia meccanica: condannata a 6 anni di detenzione

Un caso di estrema gravità ha scosso la comunità di Valparaiso, in Indiana. Jennifer Lee Wilson, 48 anni, è stata condannata a sei anni di carcere (di cui uno sospeso con la condizionale) per la morte del figlio affidatario, Dakota Levi Stevens, di appena 10 anni. La donna, che pesava circa 154 chili, avrebbe immobilizzato il bambino stendendosi sopra di lui per diversi minuti, fino a causarne la morte per asfissia meccanica, secondo quanto stabilito dall’autopsia.

I fatti risalgono al pomeriggio del 25 aprile, quando la polizia fu chiamata nella residenza della donna per un minore privo di coscienza. All’arrivo, Dakota non respirava e presentava lividi al collo e al torace. Ricoverato d’urgenza, venne successivamente trasferito in elicottero a un ospedale pediatrico di South Bend, dove morì due giorni dopo.

Dalle ricostruzioni emerge che Dakota, agitato e in conflitto con la madre affidataria, era fuggito di casa e si era rifugiato dalla vicina. La donna ha raccontato agli agenti che il bambino chiedeva di essere adottato da lei, denunciando presunti maltrattamenti in famiglia. Wilson lo riportò comunque a casa, ignorando le richieste della vicina di contattare i servizi sociali.

Poco dopo, nel tentativo di fermarlo dal fuggire di nuovo, la madre affidataria lo trattenne fisicamente: i video della telecamera Ring mostrano chiaramente la donna sdraiata sopra il piccolo, che inizialmente urlava e si agitava, per poi restare immobile per lunghi minuti. Solo quando Wilson si rese conto che il bambino non reagiva, provò a rianimarlo e chiamò i soccorsi.

Dakota, alto 1,47 metri e dal peso di 41 chili, non riuscì a sopportare la pressione esercitata dal corpo della donna. L’autopsia ha rilevato emorragie agli organi interni e danni ai tessuti, confermando la dinamica letale.

La donna è stata arrestata a giugno, dopo essere stata rintracciata grazie a un lettore di targhe. Oltre a Dakota, Wilson aveva già accolto altri bambini come famiglia affidataria e adottiva. La sua condanna per omicidio colposo ha suscitato rabbia e dolore nella comunità, che ora si interroga sulle falle del sistema di affidamento.