Azerbaijan-Armenia, firmato storico accordo di pace alla Casa Bianca, istituita la "Trump Route for international peace and prosperity"

Dopo 30 anni di conflitti nel Nagorno-Karabakh, la Trump Route for international peace and prosperity garantirà a Baku pieno accesso all'enclave di Nakhichevan "nel pieno rispetto della sovranità dell'Armenia". Secondo Trump, il corridoio sarà sviluppato in partenariato esclusivo tra Armenia e Stati Uniti "per un periodo fino a 99 anni". Azerbaijan e Armenia propongono il Nobel per la Pace a Trump

Alla Casa Bianca è stato siglato un accordo che mette fine a oltre 30 anni di conflitti tra Armenia e Azerbaijan. L’intesa, mediata dal presidente statunitense Donald Trump, istituisce la cosiddetta “Trump Route for international peace and prosperity”, un corridoio di transito strategico che garantirà a Baku l’accesso all’enclave di Nakhichevannel pieno rispetto della sovranità dell’Armenia”. L’intesa è stata salutata come “storica” dai leader dei due Paesi caucasici, che hanno ringraziato Trump per aver reso possibile “il ritorno della pace nel Caucaso”. Inoltre, i Presidenti dei 2 paesi hanno proposto il premio Nobel per la Pace per Trump.

Azerbaijan-Armenia, firmato storico accordo di pace alla Casa Bianca, istituita la "Trump Route for international peace and prosperity"

Il presidente americano ha spiegato che l’accordo risolve “la questione chiave che aveva fatto fallire i precedenti negoziati”, prevedendo un partenariato esclusivo tra Armenia e Stati Unitiper un periodo fino a 99 anni” e aprendo la strada a “significativi investimenti infrastrutturali da parte di aziende americane”. Secondo Trump, la nuova via di collegamento porterà benefici economici a entrambe le nazioni e a Washington, rafforzando la stabilità regionale.

Il presidente azero Ilham Aliyev ha definito “storico” il traguardo raggiunto e ha ricordato “due guerre molto dure” e “molte vite sacrificate” nel conflitto con Erevan. “Quello che non siamo riusciti a ottenere in oltre trent’anni, oggi lo abbiamo realizzato: la pace nel Caucaso meridionale”, ha dichiarato, sottolineando che, senza l’intervento di Washington, “oggi Armenia e Azerbaijan sarebbero ancora intrappolati in un interminabile processo negoziale”.

Aliyev ha evidenziato il valore strategico della “Trump Route for international peace and prosperity”, destinata a “creare nuove linee di connettività, abbattere muri e offrire opportunità di collegamento per molti Paesi, con investimenti, prosperità e stabilità”. Ha quindi auspicato che Armenia e Azerbaijan possano presentare una candidatura congiunta per conferire a Trump il Premio Nobel per la Pace: “Quindi forse concordiamo con il Primo Ministro (Nikol) Pashinyan di inviare un appello congiunto al comitato per il Nobel affinché assegni il Premio Nobel per la Pace al Presidente Trump”.

Anche il premier armeno Nikol Pashinyan ha definito l’intesa “storica” e ha ringraziato il presidente americano e il suo team “per aver mediato questo risultato che cambia le regole del gioco”. “Si tratta di un successo per i nostri Paesi, per la nostra regione e per il mondo, perché una regione più pacifica significa un mondo più sicuro”, ha dichiarato, lodando la “leadership globale” di Trump e citando il passo biblico: “Beati i pacificatori, perché saranno chiamati figli di Dio”. Sulla proposta di Nobel, ha confermato: “Penso che il Presidente Trump meriti il Premio Nobel per la Pace e noi lo difenderemo e lo promuoveremo”.