Brasile, Jair Bolsonaro agli arresti domiciliari, giudice Moraes: "Ha ignorato misure cautelari e aizzato protesta contro Corte Suprema"
L'ex presidente è accusato di aver eluso le restrizioni più volte, ma soprattutto durante una protesta a Rio: vietati contatti, social e visite non autorizzate
In Brasile, l'ex presidente Jair Bolsonaro è attualmente agli arresti domiciliari per decisione del giudice Alexandre de Moraes. Il magistrato ha giustificato la nuova stretta nei confronti di Bolsonaro spiegando che l'uomo ha più volte violato le misure cautelari impostegli, ma in particolare ha recentemente aizzato la folla, raccolta in una protesta a suo favore, contro la Corte Suprema.
Brasile, Jair Bolsonaro agli arresti domiciliari, giudice Moraes: "Ha ignorato misure cautelari e aizzato protesta contro Corte Suprema"
L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato posto agli arresti domiciliari a partire da lunedì 4 luglio, su ordine del giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes. La misura arriva a seguito della violazione reiterata delle restrizioni già imposte a Bolsonaro nell’ambito del processo in cui è accusato di aver orchestrato un tentato colpo di Stato dopo le elezioni del 2022.
Il provvedimento scaturisce dalla partecipazione, seppur indiretta, di Bolsonaro a una manifestazione tenutasi domenica 3 agosto sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro, dove era vietata la sua presenza o comunicazione pubblica. Durante l’evento, il figlio Flávio Bolsonaro, senatore, ha messo in vivavoce il padre in una diretta Instagram, permettendogli di parlare ai manifestanti. Un’azione che, secondo de Moraes, ha avuto l’obiettivo di "aggirare consapevolmente le restrizioni e fare pressione sulla Corte Suprema".
Già soggetto a misure cautelari – tra cui il divieto di usare i social media, l’obbligo del braccialetto elettronico e un coprifuoco notturno – Bolsonaro si è ora visto imporre il confinamento domiciliare. Gli è inoltre vietato l’uso di telefoni cellulari e può ricevere soltanto i suoi avvocati e membri strettamente autorizzati del nucleo familiare.
Le autorità hanno sequestrato i dispositivi elettronici presenti nella sua abitazione. I legali dell’ex presidente hanno annunciato ricorso, denunciando la decisione come "politicamente motivata". Il Dipartimento di Stato statunitense ha espresso contrarietà, mentre Donald Trump ha definito il processo contro Bolsonaro "una caccia alle streghe".
Intanto, le manifestazioni a favore dell’ex presidente si moltiplicano, mantenendo alta la tensione politica nel Paese. Il processo alla Corte Suprema prosegue e coinvolge anche accuse gravi come il presunto piano per assassinare Lula, il suo vicepresidente Geraldo Alckmin e lo stesso giudice de Moraes.