Dazi Trump, tariffe Usa in vigore dal 7 agosto: dal 10% all’Uk al 41% alla Siria, 15% confermato all’Ue, Canada sale al 35%
Il dealmaker Trump annuncia l’entrata in vigore dei dazi a partire dal 7 agosto. Inoltre, il tycoon introduce un dazio del 40% su tutte le merci che la U.S. Customs and Border Protection riterrà “trasbordate” da un Paese terzo
Ordine firmato della notte, i dazi annunciati dal dealmaker Donald Trump entreranno in vigore però dal 7 agosto, una settimana dopo quanto annunciato. La nuova ondata di misure va da un minimo del 10% ad un massimo del 41%, contro la Siria. Inoltre, le nuove tariffe doganali sulle merci spedite via nave non saranno modificate prima del 5 ottobre 2025. L'Unione europea resta con un dazio del 15%, come stabilito. Colpo al Canada con tariffe dal 25 al 35% e alla Svizzera, al 39%.
Dazi Trump, tariffe Usa in vigore dal 7 agosto: dal 10% all’Uk al 41% alla Siria, 15% confermato all’Ue, Canada sale al 35%
Negli Stati Uniti la deadline per i nuovi dazi di Donald Trump non è ancora scaduta, ma il presidente ha accelerato firmando in nottata un ordine esecutivo che ufficializza le nuove misure commerciali. Le tariffe, che vanno da un minimo del 10% a un massimo del 41%, colpiranno i Paesi considerati ostili o non collaborativi, tra cui Siria, Svizzera e Canada. Tuttavia, l’entrata in vigore slitta di una settimana: le misure scatteranno il 7 agosto, e non oggi come inizialmente previsto.
La Casa Bianca precisa che le nuove tariffe doganali sulle merci spedite via nave non saranno modificate prima del 5 ottobre 2025. Il provvedimento rappresenta un ulteriore giro di vite nella politica commerciale americana, pur mantenendo intatti alcuni accordi siglati nei mesi precedenti. Tra questi, quello con l’Unione europea: “L’accordo stipulato dal presidente americano e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in Scozia ha retto”, si legge nella nota, e la tariffa del 15% è confermata.
Invariato anche il dazio al 15% per la Corea del Sud, così come per il Giappone. Per la Gran Bretagna si conferma una tariffa al 10%. Decisamente più pesanti, invece, le misure adottate contro altri Paesi: la Svizzera sarà tassata al 39%, più di quanto annunciato il 2 aprile. Il Canada è tra i più colpiti, con tariffe che salgono dal 25% al 35% “in risposta alla continua inazione e alle ritorsioni di Ottawa”.
I dazi più alti riguarderanno la Siria, con il 41%, mentre l’India resta ferma al 25%. Per il Brasile, ufficialmente al 10%, Trump ha firmato un ulteriore ordine giovedì pomeriggio che impone un dazio aggiuntivo del 40% su alcune merci, “per punire il presidente Lula, in risposta al processo all'ex presidente, Jair Bolsonaro”.
Particolare attenzione sarà rivolta anche al fenomeno del trasbordo: l’ordine esecutivo introduce un dazio del 40% su tutte le merci che la U.S. Customs and Border Protection riterrà “trasbordate” da un Paese terzo – pratica frequente nel caso di prodotti cinesi riconfezionati altrove per eludere tariffe più alte.
Trump, però, lascia aperta la porta al dialogo. In un’intervista alla NBC ha dichiarato: “Non significa che qualcuno non possa arrivare in quattro settimane e dire che possiamo fare un qualche accordo”, aggiungendo di essere pronto a negoziare, “anche con il Canada”.
La lista dei dazi di Trump: minimo 10% all'Uk, massimo 41% alla Siria
Afghanistan: 15%
Algeria: 30%
Angola: 15%
Bangladesh: 20%
Bolivia: 15%
Bosnia ed Erzegovina: 30%
Botswana: 15%
Brasile: 10%
Brunei: 25%
Cambogia: 19%
Camerun: 15%
- Canada: 35%
Ciad: 15%
Costa Rica: 15%
Costa d’Avorio: 15%
Ecuador: 15%
Egitto: 15%
Equatore Guinea: 15%
Figi: 15%
Falkland (Isole): 10%
Ghana: 15%
Guyana: 15%
India: 25%
Indonesia: 19%
Iraq: 35%
Islanda: 15%
Israele: 15%
Giappone: 15%
Giordania: 15%
Kazakhstan: 25%
Laos: 40%
Lesotho: 15%
Libia: 30%
Liechtenstein: 15%
Madagascar: 15%
Malawi: 15%
Malaysia: 19%
Mauritius: 15%
Moldavia: 25%
Mozambico: 15%
Myanmar (Birmania): 40%
Namibia: 15%
Nauru: 15%
Nicaragua: 18%
Nigeria: 15%
Nuova Zelanda: 15%
Macedonia del Nord: 15%
Norvegia: 15%
Pakistan: 19%
Papua Nuova Guinea: 15%
Filippine: 19%
Serbia: 35%
Sud Africa: 30%
Sud Corea: 15%
Sri Lanka: 20%
Svizzera: 39%
Siria: 41%
Taiwan: 20%
Thailandia: 19%
Trinidad e Tobago: 15%
Tunisia: 25%
Turchia: 15%
Uganda: 15%
Unione Europea: 15%
Regno Unito: 10%
Vanuatu: 15%
Venezuela: 15%
Vietnam: 20%
Zambia: 15%
Zimbabwe: 15%