Parolin contro Meloni sul riconoscimento dello Stato di Palestina: “Perché prematuro riconoscerlo? Per Vaticano è soluzione”

Parolin ha poi rivolto un messaggio al governo israeliano: “Tocca a Israele trovare la maniera che gli errori non si ripetano. Se si vuole si può trovare la maniera”

Il Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, prende posizione sul tema del riconoscimento dello Stato di Palestina e si scaglia contro chi, come la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ritieneprematurala mossa. “Ma perché prematuro? Per noi è la soluzione”, ha detto il porporato, ribadendo la linea della Santa Sede in favore della nascita di due Stati autonomi.

Parolin contro Meloni sul riconoscimento dello Stato di Palestina: “Perché prematuro riconoscerlo? Per Vaticano è soluzione”

Nel corso di un evento a Roma, Parolin non ha lasciato spazio a interpretazioni: “Secondo noi la soluzione passa attraverso il dialogo diretto tra le parti in vista della costituzione di due realtà statali autonome”. Parole che smentiscono la prudenza espressa dal governo italiano e rafforzano la posizione del Vaticano, che sostiene da tempo la creazione di uno Stato palestinese accanto a quello israeliano, entrambi sicuri e sovrani.

Una risposta netta anche a chi, come il presidente francese Emmanuel Macron, ha aperto al riconoscimento solo recentemente. “Da mo’, come dite voi, che l’abbiamo riconosciuto lo Stato di Palestina: per noi quella è la soluzione”, ha detto Parolin con tono deciso ma colloquiale, sottolineando che per la Santa Sede il riconoscimento non è né una novità né un azzardo, ma un passo necessario verso una pace stabile.

Sollecitato sul ruolo dei Paesi del G7, il cardinale ha aggiunto: “Credo di sì, per noi questa è la formula”, riferendosi alla necessità di un riconoscimento condiviso e coordinato da parte delle grandi potenze. Ma non nasconde le difficoltà del momento: “Certo che diventa sempre più difficile per la situazione che si è creata in Cisgiordania. Questo non aiuta dal punto di vista pratico la realizzazione dello Stato di Palestina”.

Uno spiraglio di speranza arriva dalla diplomazia internazionale: “Mi pare che a New York ci sarà una conferenza promossa da Francia e Arabia Saudita per trovare i termini pratici, speriamo porti risultati”.

Parolin ha poi rivolto un messaggio al governo israeliano: “Tocca a Israele trovare la maniera che gli errori non si ripetano. Se si vuole si può trovare la maniera”. Parole pronunciate commentando i risultati dell’indagine israeliana sull’attacco alla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. “Io non ho altri elementi per fare una valutazione differente, non abbiamo potuto fare un’indagine indipendente guidata da noi o da altre realtà autonome. Prendiamo come buoni i risultati offerti dal governo israeliano”, ha affermato, invitando però alla massima attenzione: “Si ha l’impressione che questi errori si stiano ripetendo… bisognerà porre una particolare attenzione per evitare che i luoghi di culto e le istituzioni umanitarie possano essere di nuovo colpite dalla violenza”.

Infine, ha ricordato che la Santa Sede continua a mantenere un rapporto diretto con il Patriarcato latino di Gerusalemme: “C’è un contatto continuo e una collaborazione forte”.