Il sionismo è un'ideologia che porta alla fondazione del "Greater Israel", imporsi sugli altri è folle e porta all'estinzione dell'umanità

Ognuno è libero di interpretare il proprio fugace passaggio sul pianeta come più lo aggrada. Ad una sola condizione, che non dia fastidio agli altri. Perché se la nostra libertà non finisce dove inizia quella degli altri, siamo condannati all’autodistruzione

Anche quella sionista non è altro che una ideologia e cioè una storia che dei politicanti e dei religiosi inculcano ai bambini ebrei fin dalla tenera età. Una storia in parte pescata da qualche presunto libro sacro e in parte inventata a tavolino che prevede degli eroi, un Dio dalla propria parte, un popolo eletto, dei nemici da sconfiggere, una terra promessa da conquistare fino alla fondazione della Grande Israele in cui vivranno felici e contenti. Una storiella diventata progetto politico da imporre con ogni mezzo. Dinamiche che si ripetono da millenni in ogni angolo del pianeta e che hanno radici nei meandri della nostra mente egoistica. Che prima interpreta la realtà, poi la confonde con la verità assoluta e poi cerca d’imporla agli altri.

È così che accadono i grandi bagni di sangue come quello subito dal popolo ebraico il secolo scorso o quello subito oggi dai palestinesi per mano delle vittime di allora. Come se non vi fosse limite all’idiozia umana o come se un Dio esistesse veramente ed usasse quei due popoli martoriati per insegnare al mondo intero i deliri egoistici di cui siamo vittime. Deliri che rovinano la vita delle persone come quella dei popoli come quella del mondo. Perché ognuno è libero d’inventarsi le storielle ideologiche e religiose che preferisce ed interpretare il proprio fugace passaggio sul pianeta come più lo aggrada. Ad una sola condizione, di non dare fastidio agli altri. Perché la nostra libertà finisce dove inizia quella altrui. Limiti di buonsenso invalicabili se vogliamo evitare l’autodistruzione. Ogni storiella ideologica si regge sull’odio verso qualche nemico e sulla paura.

Odio e paura inculcati fin dalla tenera età, prima in famiglia dove i genitori lavano il cervello ai figli nello stesso modo in cui qualcuno l’ha lavato a loro. Poi arriva la scuola, il servizio militare e la società infestata di conformismo e manipolazioni politiche. I dittatori del secolo scorso lo avevano capito benissimo ed interferivano nell’educazione scolastica fin dai primi anni e poi indottrinavano le nuove leve seguendole man mano con movimenti giovanili utili ad inculcare i deliri ideologici del regime. Perché una volta ben programmato, l’essere umano segue i binari della sua mente inconscia per sempre. In parte per automatici istinti di sopravvivenza e in parte perché liberarsi da condizionamenti e credenze, non è affatto facile.

Anche perché i regimi puniscono duramente i ribelli per dare lezioni a tutti gli altri e serrare le fila. Lo scopo dei regimi è forgiare le nuove generazioni in modo che non mettano mai in discussione le storielle ideologiche o i reggenti e che anzi siano disposte perfino a buttar via la loro vita per difenderli nel momento fatidico. Ideologie che forniscono una identità seppur fasulla e quindi difenderle diventa un difendere se stessi. Ideologie basate sulla diversità dagli altri e su presunti nemici e minacce utili a giustificare la propria esistenza, le proprie mire, le proprie prepotenze. Ideologie che più trovano ostacoli ai propri disegni, più si estremizzano. E più si estremizzano più alimentano una resistenza altrettanto estrema. Perché si raccoglie quello che si semina anche se ci si illude che non sia così.

Dinamiche ataviche che rovinano la vita delle persone come quella dei popoli come quella del mondo. Inconsapevolezza personale che diventa collettiva che diventa storia. Con gli stessi tragici errori ripetuti da millenni in ogni angolo del pianeta e che prima o poi detonano in tragedie come quella dell’olocausto degli ebrei o come quella dei palestinesi a Gaza per mano delle vittime di allora. Come se non vi fosse limite all’idiozia umana o come se un Dio esistesse davvero ed usasse quei due popoli martoriati per insegnare al mondo intero i deliri egoistici di cui siamo vittime aiutandoci così ad evolvere prima che sia troppo tardi. Nulla a cui da credere o a cui aderire. Siamo semplicemente tutti esseri umani accumunati dallo stesso mistero chiamato vita su cui ci possiamo inventare tutte le storielle ideologiche e religiose che vogliano, ma su cui in realtà non sappiamo e non sapremo mai nulla. E dato che la verità assoluta non esiste, imporsi sugli altri è pura follia. Ma ognuno è libero di interpretare il proprio fugace passaggio sul pianeta come più lo aggrada. Ad una sola condizione, che non dia fastidio agli altri. Perché se la nostra libertà non finisce dove inizia quella degli altri, siamo condannati all’autodistruzione.

Di Tommaso Merlo

Fonte: Infosannio