Siria, in vigore cessate il fuoco tra Damasco e Israele, Usa attaccano Netanyahu: “Fuori controllo, come un bambino maleducato"
Tregua tra Siria e Israele mediata dagli Usa dopo 900 morti a Sweida. Netanyahu, malato e criticato da Washington, salterà ancora una volta la testimonianza nel processo per corruzione
Spiragli di tregua in Siria, dove alle 17, ore locale, di domenica 20 luglio è entrato in vigore il cessate il fuoco tra Damasco e Israele. Cruciale la pressione degli Stati Uniti per far smettere le ostilità, che hanno attaccato duramente il premier di Tel Aviv Benjamin Netanyahu: "È completamente fuori controllo, come un bambino maleducato che si comporta male".
Siria, in vigore cessate il fuoco tra Damasco e Israele, Usa attaccano Netanyahu: “Fuori controllo, come un bambino maleducato"
Dopo una settimana di violenze nella provincia siriana di Sweida, a maggioranza drusa, un cessate il fuoco tra Israele e Siria è entrato ufficialmente in vigore alle 17, ora di Damasco, le 16 in Italia.
A dare l’annuncio è stato l’ambasciatore statunitense in Turchia e inviato speciale per la Siria, Tom Barrack, che ha presentato l’accordo come un passo per "proteggere gli innocenti" e "allontanarsi dal pericolo".
Le condizioni del cessate il fuoco prevedono la sospensione immediata delle ostilità, l’accesso umanitario alle aree colpite e la fine dei cicli di vendetta tra drusi e tribù sunnite. Il passo successivo, ha spiegato Barrack, sarà "uno scambio completo di ostaggi e detenuti", in particolare per liberare drusi catturati dalle forze governative e tribali.
Si tratta di un accordo fragile, raggiunto dopo che oltre 900 persone sono state uccise a Sweida in pochi giorni di combattimenti settari, a cui si sono aggiunti gli attacchi aerei israeliani su strutture militari siriane, con almeno 15 soldati di Damasco uccisi.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è stato criticato perfino dalla Casa Bianca per la sua condotta "fuori controllo". Fonti statunitensi lo hanno definito un "bambino che non si comporta bene". Intanto, Netanyahu è alle prese con un’intossicazione alimentare che lo costringerà a tre giorni di riposo e a rinviare la testimonianza nel suo processo per corruzione, già più volte posticipato.