Telefonata Trump-Zelensky, focus su stop armi Usa e difesa di Kiev, l'ucraino: "Discusso della possibilità di produzione congiunta di droni"
La conversazione tra i due leader sarebbe durata circa 40 minuti e sarebbe stata "buona", secondo fonti ucraine. Al centro la situazione calda con la Russia
Donald Trump e Volodimir Zelensky hanno parlato per circa 40 minuti in una telefonata definita "positiva" da più parti. Il focus della conversazione è stato lo stop americano alla fornitura di armi a Kiev e i raid russi sull'Ucraina. Il presidente ucraino ha anche dichiarato che ci sarebbe stata una prima riflessione sulla possibilità di produrre congiuntamente droni da guerra.
Telefonata Trump-Zelensky, focus su stop armi Usa e su attacchi russi a Kiev, l'ucraino: "Discusso della possibilità di produzione congiunta di droni"
Una "buona conversazione" è avvenuta fra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo ucraino Volodimir Zelensky. I due hanno parlato per 40 minuti sui temi caldi del conflitto fra Russia e Ucraina: lo stop statunitense alla fornitura delle armi a Kiev, i raid del Cremlino degli ultimi giorni e la difesa aerea di Kiev.
Zelensky ha dichiarato di aver concordato di "rafforzare la protezione" dei cieli ucraini dopo gli ultimi attacchi russi con droni incendiari e missili balistici: "Abbiamo discusso le opzioni di difesa aerea e abbiamo concordato di collaborare per rafforzare la protezione del nostro spazio aereo".
Il presidente ucraino ha continuato il resoconto su Telegram: "Abbiamo parlato in dettaglio della capacità dell'industria della difesa e delle possibilità di produzione congiunta di droni e relative tecnologie, che noi riteniamo fondamentali per la nostra sicurezza".
Poi, il ringraziamento a Donald Trump: "Noi in Ucraina siamo grati per tutto il sostegno fornitoci, che ci permette di proteggere la vita delle persone e la nostra indipendenza. Abbiamo fatto molto insieme all'America e sosteniamo tutti gli sforzi volti a fermare le uccisioni e a ripristinare una pace normale, stabile e dignitosa. Grazie a tutti i partner e all'America per la collaborazione".
Un passo indietro quindi per la politica del tycoon sul non fornire più aiuti militari all'Ucraina, probabilmente anche in chiave anti-russa.